Linee forze di paesaggio (Simultaneità di sensazioni: cielo+casa+alberi+fiori)
Balla, Giacomo
Descrizione
Identificazione: Figure geometriche
Autore: Balla, Giacomo (1871-1958)
Cronologia: 1918
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: carta / pittura a olio, telatura
Misure: 54 cm x 42 cm
Notizie storico-critiche: Partito dal divisionismo in chiave sociale di Segantini e Pellizza da Volpedo, il torinese Balla aderisce dal 1910 al Futurismo elaborando tuttavia un suo stile personale basato sullo studio del movimento, del colore e della scomposizione della luce, giungendo progressivamente verso composizioni geometriche astratte e rifiutando la sua precedente produzione figurativa. Nel suo manifesto "Ricostruzione futurista dell'universo", scritto insieme a Depero nel 1915, Balla afferma che vuole "dare l'espressione dinamica, simultanea, plastica, rumoristica della vibrazione universale", vuole dare "scheletro e carne all'invisibile, all'impalpabile, all'imponderabile, all'impercettibile" e trovare "degli equivalenti astratti di tutte le forme e di tutti gli elementi dell'universo" creando il "paesaggio artificiale". La nuova forma di rappresentazione della natura e del paesaggio di Balla si pone all'interno di una globale ricostruzione dell'universo ed è guidata da una visione festosa e coloratissima, cinetica in cui si intrecciano elementi organici ed elementi simili alle macchine ('artificiali'). Questa fase sintetica e geometrizzante espressa in forme ora drammatiche ora giocose dai colori smaltati, trova il suo apice nella mostra personale di Balla organizzata alla Casa d'arte Bragaglia di Roma nel 1918. La stessa composizione, realizzata in altri colori, è presente nel dipinto intitolato "Linee forza di paesaggio maiolicato" del 1917-1918.
Collocazione
Bergamo (BG), GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea
Credits
Compilazione: Trichies, Silvia (1999)
Aggiornamento: Civai, Alessandra (2006); Muzzin, Silvia (2006); Civai, Alessandra (2012); Civai, Alessandra (2014)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/C0050-01862/
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