San Francesco d'Assisi riceve le stimmate

bottega di Malines

Descrizione

Ambito culturale: bottega di Malines

Cronologia: 1590 - 1610

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: alabastro / scultura; oro

Misure: 9.5 cm x 12 cm

Notizie storico-critiche: L'opera costituisce il pendant del rilievo 58AC00511. L'opera entra in Carrara col legato Marenzi.
E' un caratteristico rilievo in alabastro della produzione belga di Malines (Mechelen in lingua locale), nella provincia di Anversa nelle Fiandre. L'esecuzione di raffinati rilievi in alabastro iniziò a Malines nella prima metà del Cinquecento ad opera di un piccolo gruppo di artisti che lavorava per la corte di Margherita d'Austria nel nuovo stile rinascimentale importato dall'Italia: questo tipo di manufatti riscontrarono un'ampia diffusione a Malines soprattutto nella seconda metà del secolo protraendosi per qualche decennio nel Seicento. Si tratta prevalentemente di formelle di varie dimensioni (il formato più usuale è di cm. 9 x 12, ma ve ne sono anche di più grandi), raffiguranti scene della vita di Cristo o dei Santi. Talvolta questi rilievi, destinati alla devozione domestica, venivano incassati in altaroli oppure, come per il manufatto in oggetto, semplicemente incorniciati. Tipica di questa produzione è la fine lavorazione impreziosita da lumeggiature in oro che mettono in evidenza alcuni punti del rilievo e completano la decorazione. Ricorrente è il sottile gradino in basso che suggerisce il piano di posa della scena: in taluni esemplari su di esso compare il monogramma dello scultore. Diverse sono le personalità conosciute attive in questa specialità, come Tobias Tissenaken (Malines, 1560 ca.- 1624), Nicolaas Daems (Malines, doc. 1611-1632), Gillos Nens e altri. In questo caso l'artefice non ha lasciato alcun segno identificativo.
La cornice è originale e caratteristica delle botteghe di Malines.
(A. Civai)

Collocazione

Bergamo (BG), Accademia Carrara - Museo