Noli me tangere

Maestro di Ceneda

Noli me tangere

Descrizione

Identificazione: Apparizione di Cristo risorto a Santa Maria Maddalena

Autore: Maestro di Ceneda (notizie sec. XV prima metà)

Cronologia: ca. 1430

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tavola / pittura a tempera; oro

Misure: 34 cm x 36 cm

Notizie storico-critiche: Si tratta di uno scomparto del Trittico Lochis. La cornice originale del XV secolo, con integrazioni nella sagoma interna, è in legno intagliato (con colonnine negli scomparti laterali), modanato, dorato a foglia e dipinto a tempera (con figurazioni) nello scomparto centrale. La tavola è citata da G. Lochis nel 1858 che scrive: "La Beata Vergine col Bambino e sei piccoli quadretti nel contorno, esprimenti fatti scritturali, con cimasa sopra la Beata Vergine. Porta il nome dell'autore". Nel 1864 l'iscrizione apocrifa sullo scomparto centrale era già stata letta da G. Morelli: "Iachomello de / fior. f. - (iscrizione che mi ha l'aria di apocrifa)". L'opera è ritenuta concordemente di Lorenzo di Giacomo, noto anche come Maestro di Ceneda, collaboratore di Jacobello del Fiore, a cui sono state riferite opere già attribuite a Jacobello quali l'"Incoronazione della Vergine" della Cattedrale di Ceneda oggi nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia, il polittico di Cellino Attanasio oggi nel Museo dell'Aquila, riferito a Jacobello dal Bologna (1952), e il trittichetto del Municipio di Chioggia con la "Giustizia e Santi". Per l'episodio del Noli me tangere si veda il Vangelo di San Giovanni (XX, 16-18).

Collezione: Fondo Lochis

Collocazione

Bergamo (BG), Accademia Carrara - Museo

Credits

Compilazione: Civai, Alessandra (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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