MOTIVI DECORATIVI
ambito lombardo
Descrizione
Denominazione: Decorazione plastica della Sala del Consiglio
Ambito culturale: ambito lombardo
Cronologia: post 1790 - ante 1799
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: STUCCO MODELLATO / DIPINTO
Descrizione: Il salone, collocato al piano terreno, al centro della costruzione, è caratterizzato dalla pianta ellittica e dall'altezza pari a due piani del fabbricato. Il suo profilo semicircolare sporge direttamente sul giardino a lago e costituisce il tratto distintivo della villa, chiamata per questo motivo "La Rotonda". La decorazione di questo ambiente è un esempio ben conservato di ornato neoclassico, basato su una stretta integrazione tra architettura, pittura e scultura che restituisce all'ambiente un aspetto di solenne e scenografica grandiosità. Il soffitto a volta è decorato con lacunari a rosette che digradano in prospettiva verso il centro, secondo una soluzione tipica dell'ornato neoclassico lombardo, mentre tutto intorno sono inseriti rilievi in stucco con ninfe danzanti e vestali alternate a lunette con ritratti di uomini illustri, tra i quali molti membri della famiglia che commissionò la costruzione della villa. Le pareti sono scandite da una serie di monumentali colonne corinzie con capitelli dorati, che riprendono modelli diffusi dai repertori decorativi a stampa del ticinese Giocondo Albertolli. Due statue collocate sopra gli ingressi e raffiguranti Nettuno e Anfitrite concludono il suntuoso apparato plastico del salone.
Notizie storico-critiche: La villa fu costruita alla fine del Settecento su progetto dell'architetto viennese Leopold Pollack, uno dei protagonisti dell'architettura neoclassica in Lombardia. Non conosciamo con certezza i nomi degli artisti a cui fu affidata la decorazione del salone centrale a pianta ellittica, che secondo una fonte ottocentesca andrebbero identificati nel pittore e scenografo milanese Giorgio Fuentes e in un non precisato scultore della famiglia ticinese dei Gaggini, forse Bernardo. La dilatazione scenografica dello spazio e la monumentalità che contraddistinguono il ricco ornato del salone depongono a favore dell'intervento di Fuentes e richiamano alcune soluzioni che si riscontrano nei suoi progetti per scenografie.
Collocazione
Como (CO), Villa Saporiti
Credits
Compilazione: Bianchi, E. (1998)
Aggiornamento: Previtera, M. (2005); Vanoli, Paolo (2014)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/CO220-00224/
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