Musa Tersicore
Canova, Antonio
Descrizione
Autore: Canova, Antonio (1757-1822)
Cronologia: 1811
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: gesso modellato
Misure: 78 cm x 52 cm x 175 cm
Descrizione: Figura femminile panneggiata reggente nella mano sinistra una lira. Si appoggia a destra a un sostegno architettonico. Il volto è voltato di profilo, verso destra. Il gesso è segnato dai forellini lasciati dai riferimenti metallici usati per il trasferimento in marmo della statua.
Notizie storico-critiche: La scultura raffigura la Musa Tersicore, protettrice della danza e del canto corale, accompagnata dal tradizionale attributo iconografico della lira. È il modello in gesso originale usato da Canova per l'esecuzione della versione in marmo della statua, che apparteneva anch'essa a Giovan Battista Sommariva ed era conservata nella sua residenza di Parigi (ora si trova presso la Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, Parma). Alla pratica del trasferimento in marmo del modello in gesso si riferiscono i piccoli perni inseriti in numerosi forellini lungo la Tersicore, che venivano usati dagli aiutanti dello scultore per riportare le proporzioni del modello nel blocco di marmo. L'opera era stata inizialmente concepita nel 1808 come ritratto in veste di musa di Alexandrina Bleschamps, moglie di Lucien Bonaparte, fratello di Napoleone, ma per motivi ancora da chiarire nella commissione era subentrato il conte Sommariva e il volto della Tersicore aveva assunto l'attuale fisionomia idealizzata. Tra le tante opere eccellenti della sua collezione Sommariva nutriva una predilezione assoluta per la Tersicore, della quale possedeva anche alcuni disegni preparatori avuti in dono da Canova, giungendo a definirla la "sua sposa" (e di conseguenza a chiamare Canova "suocero", in quanto "padre" della statua). Non a caso nel ritratto che si fece dipingere dal pittore francese Prud'hon (Milano, Pinacoteca di Brera) scelse di farsi raffigurare con la Tersicore e con un'altra opera dell'amato Canova, il Palamede, anch'esso ancora conservato a Villa Carlotta.
Collezione: Collezione d'arte del museo di Villa Carlotta
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/CO290-00007/
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