Pluteo con motivo decorativo a Korbodden

ambito lombardo

Pluteo con motivo decorativo a Korbodden

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 800 - ante 849

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: marmo di Musso scolpito

Misure: 72 x 13 x 90

Descrizione: Lastra di marmo scolpita con motivi decorativi a intreccio disposti in cerchi concentrici separati da un quadrato visto di spigolo e collegati in diagonale. Un bordo superiore decorato con nodi a ventaglio incornicia il campo centrale sottostante. La parte inferiore destra è lacunosa.

Notizie storico-critiche: La lastra marmorea, giunta in museo nel 1896, proviene dalla basilica romanica di Sant'Abbondio di Como, dalla quale provengono numerosi altri materiali lapidei rinvenuti nella chiesa durante i lavori di restauro messi in opera negli ultimi decenni dell'Ottocento. Il manufatto faceva parte di un pluteo, una recinzione formata da lastre collegate tra loro da pilastrini che nelle chiese di età medievale delimitava l'area presbiteriale isolandola dall'area destinata ai fedeli. La sua esecuzione si data all'età carolingia (IX secolo) ed è collegata ai processi di riforma della vita religiosa e dell'architettura religiosa promossi nell'area del Sacro Romano Impero creato da Carlo Magno. Com'è tipico della scultura di età altomedievale, la decorazione del pluteo è basata su motivi ornamentali di carattere astratto. In questo caso si tratta di una tipologia molto diffusa nella scultura carolingia, basata sull'intreccio continuo di nastri simili a vimini. La loro disposizione in due cerchi concentrici, uno più largo all'esterno e uno più piccolo al centro, collegati da trecce diagonali che reggono un quadrato posto di sbieco è identificata come motivo a Korbodden. La sua origine va ricercata nella scultura cristiana d'Oriente, che vedeva nella figura geometrica del cerchio una rappresentazione del cielo, mentre il quadrato simboleggiava la terra.

Collezione: Raccolte d'arte della Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi

Collocazione

Como (CO), Musei Civici. Palazzo Volpi

Credits

Compilazione: Vanoli, Paolo (2014)

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