Assunzione della Madonna/ Predica di San Giovanni Battista/ Condanna a morte delle sante Apollonia, Caterina e Lucia e loro ascesa in Paradiso
Pagani, Paolo
Descrizione
Autore: Pagani, Paolo (1655-1716)
Cronologia: post 1696 - ante 1697
Tipologia: pertinenze decorative
Materia e tecnica: affresco finito a secco
Descrizione: Il grande affresco si sviluppa sull'intera volta della navata come un narrazione continua, senza distinzioni nette tra un episodio e l'altro. A sinistra, appena sopra il cornicione, è raffigurata la Predica di San Giovanni Battista, con il santo riconoscibile da un grande mantello rosso agitato dal vento, mentre sul lato opposto lo fronteggia la scena con la Condanna a morte delle sante Apollonia, Caterina e Lucia. Nella porzione centrale della volta troviamo le tre sante che vengono condotte in Paradiso da angeli che portano rami di palma e corone, simboli del martirio. In posizione privilegiata, sopra l'arco trionfale che immette al presbiterio, è rappresentata una turbinosa Assunzione della Madonna, portata in cielo in un vortice di angeli dalle grandi ali azzurrate, mentre sotto la Vergine gli apostoli si agitano affannati intorno al suo sepolcro ormai vuoto. Le figure, rese con una tavolozza multicolore di derivazione veneta, si stagliano sul fondo chiaro di un'architettura dipinta con due finte cupole e arconi trasversali, ottenendo un effetto espressivo drammatico e visionario.
Notizie storico-critiche: La volta della chiesa di San Martino fu affrescata nel 1696-1697 dal pittore Paolo Pagani, nativo di Castello Valsolda e membro della confraternita del Rosario eretta presso la chiesa. Pagani era rientrato a Castello dopo molti anni di attività in Europa Centrale e, secondo un'usanza diffusa presso gli artisti itineranti della regione dei laghi di Como e di Lugano, aveva offerto la sua opera come segno di devozione religiosa e di attaccamento al paese natale, non senza una vena di autocelebrazione personale. Pagani aveva finanziato anche la costruzione della volta, in modo da poter disporre di una superficie unitaria su cui dislocare i tre nuclei principali della sua turbinosa rappresentazione. Priva di divisioni in riquadri e di delimitazioni in stucco, la volta assume una fisionomia unitaria, il cui punto focale è rappresentato dall'Assunzione della Vergine, dipinta nella zona di raccordo tra aula e presbiterio. Si crea in questo modo uno spazio illusorio, dilatato e luminoso, in cui agiscono i gruppi vorticosi e aggrovigliati delle figure, dove Pagani dispiega tutta la sua eccezionale bravura nella resa del nudo. Tutto è pervaso da una febbrile tensione drammatica, da un senso di movimento incessante in cui si dispiega la straordinaria vena inventiva del pittore, che qui lascia uno dei più interessanti esempi di decorazione tardobarocca in Italia settentrionale.
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