Violino
Amati, Andrea
Descrizione
Denominazione: Carlo IX di Francia
Autore: Amati, Andrea (1505 ca.-1577), autore
Cronologia: (?) 1566
Tipologia: strumenti musicali
Materia e tecnica: legno di acero / doratura, pittura; legno di abete rosso
Misure: 199.2 mm x 351 mm (tavola armonica); 199.5 mm x 351.5 mm (fondo)
Descrizione: Violino di grande formato. Fondo in un solo pezzo in legno di acero con marezzatura molto marcata di media grandezza degradante da sinistra a destra. Fasce e riccio in legno di acero simile al fondo. Tavola in abete rosso con venatura media al centro, che si restringe ai lati. Vernice arancio- bruno. Sul fondo tracce di una decorazione dipinta, costituita dagli stemmi del re Carlo IX e della madre Caterina de' Medici. Lungo le fasce, alcune lettere che formavano il motto di Carlo IX "PIETATE ET JUSTITIA".
Notizie storico-critiche: Il violino faceva parte di un guppo di 26 strumenti costruito per la casa reale francese, formato da piccoli e grandi violini (tra cui il "Carlo IX"), viole e violoncelli. Andati dispersi durante la rivoluzione francese, ne vengono in seguito ritrovati quattro, tra cui il nostro. La data di costruzione si evince dall'etichetta del liutaio Lupot, ancora conservata all'interno, che indica l'anno 1566, ma studi più recenti fanno ritenere più probabile che l'anno esatto sia il 1570. L'anno successivo, infatti, si celebrò il matrimonio di Carlo IX con Elisabetta d'Austria e potrebbe essere stata questa l'occasione della committenza.
Le prime tracce sicure dello strumento compaiono poco dopo il 1890, quando è di proprietà di Oscar Vornbaum. Nel 1904 viene acquistato dal commerciante berlinese August Herrmann e due anni dopo viene ceduto a Willy Burmester, celebre virtuoso tedesco. Nel 1909 viene venduto a Kurt Fraenkel, la cui famiglia lo detiene fino al 1950, quando Emil Herrmann, figlio di August, lo porta a New York, dove entra a far parte della collezione del banchiere americano Henry Hottinger. Nel 1965 passa alla casa Rembert Wurlitzer di New York, presso la quale viene acquistato nel 1966 dall'Ente Provinciale per il Turismo di Cremona, grazie all'interessamento del suo presidente, Alfredo Puerari, e del maestro Simone Fernando Sacconi. Arrivato in città, viene subito donato al Comune di Cremona ed esposto in Palazzo Comunale accanto al violino "Cremonese" di Antonio Stradivari.
Collezione: Civiche Collezioni Liutarie
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/CR210-00002/
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