Violino
Guarneri, Giuseppe
Descrizione
Denominazione: Quarestani
Autore: Guarneri, Giuseppe (1666-1740 ca.), autore
Cronologia: post 1689
Tipologia: strumenti musicali
Materia e tecnica: legno di acero; legno di abete rosso
Misure: 198 mm x 351 mm (tavola armonica); 201 mm x 352 mm (fondo)
Descrizione: Fondo in un solo pezzo di acero con marezzatura molto pronunciata. Le fasce superiori e inferiori sono simili al fondo, mentre le fasce delle CC e il riccio, pur essendo anch'essi in acero, presentano una marezzatura meno accentuata. Tavola armonica in due pezzi di abete rosso dalla venatura molto fine. Vernice arancio-bruno su fondo più chiaro. Le ff sono state allargate in epoca successiva e non presentano più le caratteristiche stilistiche tipiche di Giuseppe Guarneri. L'andamento dei profili della tavola e del fondo ricorda i violini di Nicolò Amati, del quale il capostipite della famiglia Guarneri, Andrea, fu allievo.
Notizie storico-critiche: Nel 1985, il cavalier Emilio Quarestani consegna in comodato al sindaco della città di Cremona il suo violino, opera di Giuseppe Guarneri, affinchè sia esposto in Palazzo Comunale, accanto agli altri capolavori della scuola cremonese. Nel 1999, alla sua morte, la famiglia sospende il comodato per ragioni legate all'eredità. Infine, nel 2001, il violino, ormai denominato "Quarestani", rientra definitivamente nella collezione degli archi di Palazzo comunale, grazie all'acquisto da parte del Comune di Cremona.
Come si evince dall'etichetta originale, ancora conservata all'interno dello strumento, il violino fu costruito da Giuseppe Guarneri nella bottega del padre Andrea, capostipite della illustre famiglia di liutai cremonesi, ed è da considerarsi opera del primo periodo di attività del maestro. Non deve stupire che l'etichetta riporti il nome di Andrea, invece di quella del figlio Giuseppe, perchè la consuetudine prevedeva che si utilizzasse il nome del genitore fino alla morte di questi, anche se lo strumento non era opera sua. Il riferimento al "titulo Sanctae Teresiae" rimanderebbe, invece, alla santa riformatrice dell'ordine dei Carmelitani, il cui convento si trovava presso la chiesa di sant'Imerio. Il legame della famiglia Guarneri con tale ordine è ribadito dal fatto che Andrea predispose il suo testamento proprio presso i Carmelitani.
Collezione: Civiche Collezioni Liutarie
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