Violoncello
Stradivari, Antonio
Descrizione
Denominazione: Stauffer
Autore: Stradivari, Antonio (1644(?)-1737), autore
Cronologia: post 1700
Tipologia: strumenti musicali
Materia e tecnica: legno di acero; legno di abete rosso
Misure: 485.5 mm x 771 mm (tavola armonica); 458.5 mm x 771 mm (fondo)
Descrizione: Strumento dalla lavorazione e dalla finitura di grande precisione ed eleganza. Sulla tavola armonica, i fori definiscono un'ampia zona centrale, sono tagliati con cura e leggermente inclinati. La testa, con la caratteristica nocetta degli strumenti stradivariani di questa taglia, presenta la consueta verniciatura nera dello smusso. Fondo in acero in due pezzi.
Notizie storico-critiche: Si ritiene che il violoncello fosse in Francia prima della fine del sec. XVIII e appartenesse al violoncellista Jean Pierre Duport. Passa, poi, al liutaio parigino Bernardel, che lo vende a Lisa Cristiani, giovane violoncellista, che muore nel 1853 a soli 26 anni e alla quale Mendelsshon dedica la "Romanza senza parole".Viene, poi, acquistato da un amatore di nome Benazet e nel 1885 passa al famoso violoncellista Hugo Becker, solista dell'Opera di Francoforte. La Casa Hills and Sons lo acquista nel 1894 e lo vende successivamente a Charles Oldham, C.B. Lutyens e, nel 1936, a Lewis Bruce. Dalla nipote di questi, violoncellista, lo acquista nel 2005 il Centro di Musicologia "Walter Stauffer", che lo concede immediatamente in comodato al comune di Cremona, perchè lo esponga insieme agli altri capolavori della collezione di Palazzo Comunale.
Gli studiosi ritengono che l'importanza dello "Stauffer" risieda nel suo ruolo di congiunzione tra la forma grande, in uso fino a quel tempo, e la forma B (buona) di Stradivari, adottata verso il 1707, con la quale, essendo più piccola, si costruivano violoncelli di dimensioni ridotte e, quindi, più maneggevoli per l'esecutore, che doveva stare al passo con i frequenti cambiamenti della tecnica strumentale.
Collezione: Civiche Collezioni Liutarie
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/CR210-00009/
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