Storie della Passione di Gesù
De Sacchis, Giovanni Antonio detto il Pordenone; Bernardino Gatti
Descrizione
Identificazione: Crocifissione di Cristo
Autore: De Sacchis, Giovanni Antonio detto il Pordenone (1484/1539); Bernardino Gatti (1495/1575)
Cronologia: 1521 - ca. 1529
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: intonaco / pittura a fresco
Misure: 12 m x 9.20 m (Crocifissione)
Notizie storico-critiche: La decorazione della controfacciata conclude il ciclo dedicato alla Vita di Maria e della Passione di Gesù che si svolge lungo le pareti della navata centrale. Qui, troviamo una monumentale Crocifissione, realizzata dal Pordenone, contraddistinta da una singolare iconografia: allo spirare di Cristo un terremoto provoca una fenditura nel terreno che divide la scena in due parti, separando le figure che raccolgono il messaggio della redenzione (sul lato sinistro) da quelle che invece lo rifiutano e rappresentano il giudaismo, come i tre personaggi con copricapi orientali (i sacerdoti del Sinedrio), il fanciullo che fugge (simbolo degli ebrei in quanto "popolo infante" e fuggendo rifiuta la verità) e l'asino. Nella Crocifissione viene quindi rappresentata la divisione tra cristianesimo e giudaismo. Tra il 1519 ed il 1521 a Cremona si verifica una forte polemica contro gli ebrei (erano diffusi in ogni quartiere) al fine di allontanarli. Sotto la Crocifissione a destra del portale d'ingresso troviamo un affresco del Pordenone risalente al 1522 e raffigurante Gesù, ormai deposto dalla croce, attorniato da otto personaggi, tra cui la Madonna, che esprimono in diversi modi il dolore per la sua morte. Il corpo di Cristo, disteso su un lenzuolo, è posto in diagonale con i piedi rivolti verso chi guarda. In basso si nota un rialzo marmoreo, in cui è stato inserito un riquadro con un Santo in preghiera. La scena è inserita all'interno di un'architettura costituita da un arco e da un piccolo spazio semicircolare, nella volta si riconoscono il Sacrificio di Isacco, alcuni cherubini ed un pavone, simbolo dell'immortalità e della resurrezione di Cristo. Dopo aver concluso la Pietà il Pordenone lascia il cantiere del Duomo. L'ultima scena, la Resurrezione di Cristo, a sinistra del portale d'ingresso, viene quindi affidata a Bernardino Gatti che la compie nel 1529, tornando ad un linguaggio classico con influssi correggeschi.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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