Putti con capra

produzione pavese

Putti con capra

Descrizione

Ambito culturale: produzione pavese

Cronologia: ca. 1675 - ca. 1720

Materia e tecnica: maiolica

Misure: 33 x 26.5

Descrizione: Piatto ovale a sbalzo in maiolica 'latesina' policroma su smalto azzurrato

Notizie storico-critiche: Per lungo tempo tale tipologia di maiolica è stata attribuita alla manifattura veneta di Angarano. Studi recenti hanno riportato tali esemplari alla produzione pavese, basandosi su documentazione d'archivio e reperti provenienti da scavi di archeologia urbana.
Si tratta di un modello foggiato a stampo in uso probabilmente presso la fornace Imbres. Il paesaggio di fondo sembra riferibile alla mano di Siro Antonio Africa, il più importante pittore di maioliche a Pavia tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo. Siro Antonio lavorò alternativamente sia per la fornace Rampini in Borgo Ticino che per la Imbres. Per quanto riguarda la raffigurazione dei putti con una capra, è stato indicato come modello il marmo seicentesco dello scultore Francois Duquesnoy. Camillo Brambilla aveva constatato che lo stesso stampo esisteva ancora ai suoi tempi nei vecchi magazzini della fabbrica Guangiroli. Gioacchino Guangiroli acquistò stampi dalla manifattura Ghisoni (già Imbres) in occasione della cessazione dell'attività di quest'ultima nel 1775. In generale i modelli a sbalzo cercano di imitare i più preziosi argenti.

Collocazione

Pavia (PV), Musei Civici di Pavia

Credits

Compilazione: Damiano, Sara (2008)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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