Stemma
produzione pavese
Descrizione
Ambito culturale: produzione pavese
Cronologia: ca. 1580 - ca. 1620
Materia e tecnica: maiolica
Misure: Ø 36
Descrizione: Grande piatto a bordo liscio in maiolica bianca 'alla faentina' con larga tesa piatta e cavetto centrale a calotta emisferica (forma 'a cappello di prete').
Notizie storico-critiche: A Pavia è documenta la presenza di maestranze faentine che importano in città (fine XVI - inizi XVII secolo) il nuovo e rivoluzionario stile compendiario inventato dai ceramisti di Faenza (nuova attenzione alle forme che imitano i più sontuosi argenti e la messa a punto di un candido e cremoso smalto bianco con stagno come opacizzante). Nel 1634 a Pavia è presente Scipione Tamburino (o Tamborno) definito come 'Maestro da maiolica', un caso unico nelle carte pavesi, personaggio di spicco nel mondo della maiolica perché già nel 1616 è attestato che produceva (prima ad Ostiglia e poi a Mantova) maiolica di qualità per il Duca Gonzaga. Ed in questi anni non può che trattarsi, per Pavia, di maiolica 'alla faentina'. Inoltre i documenti d'archivio trovano conferma nei numerosi cocci e scarti di fornace di maiolica 'alla faentina' ritrovati durante gli scavi di archeologia urbana (di cui il più ricco ed importante è lo scavo per il collettore fognario del 1976 sul Lungoticino). A Pavia si producono soprattutto 'bianchi' araldici.
Lo stemma araldico potrebbe essere quello della nobile famiglia Martinengo (C. Marozzi, 'Stemmario delle famiglie nobili di Pavia e del Principato').
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/F0060-00208/
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