Elementi decorativi
ambito napoletano
Descrizione
Ambito culturale: ambito napoletano
Cronologia: ca. 1480
Materia e tecnica: maiolica
Descrizione: Gruppo di piastrelle (4 + 1) in maiolica policroma da pavimento
Notizie storico-critiche: Le piastrelle sembrano provenire dalla Certosa di Pavia. Il Museo della Certosa conserva infatti alcune piastrelle del tutto simili. La loro ubicazione originaria all'interno del santuario non è nota. La tipologia di pavimento in maiolica ad esagonette e quadrelli organizzato in ottagoni intersecati è un motivo di origine spagnola che si diffonde in Italia a partire dal 1442 quando diventa Re di Napoli Alfonso V Duca d'Aragona, che ordina in Spagna le 'rajolettes pintadas de obra de Manises' per impiegarle nei grandi cantieri aragonesi a Napoli. Dopo le prime importazioni, anche le botteghe locali napoletane iniziano a produrre esagonette e quadrelli maiolicati. Da qui la tipologia del pavimento maiolicato si diffonde presto in gran parte d'Italia, soprattutto attraverso alleanze matrimoniali. Può essere questo il caso delle piastrelle della Certosa di Pavia. Nel 1465 Ippolita Sforza sposa Alfonso d'Aragona e nel 1489 Giangaleazzo I Sforza sposa Isabella d'Aragona.
I raffronti con i pavimenti napoletani sono molto stretti a cominciare con il pavimento della Cappella Caracciolo in San Giovanni a Carbonara a Napoli (1441). Molto significativo il raffronto con il pavimento della Cappella Basso Della Rovere di Santa Maria del Popolo a Roma databile intorno al 1484 per ragioni storiche, di incerta attribuzione a maestranze napoletane o pesaresi.
Esagonette e quadrelli sono decorati in policromia a 'foglia accartocciata' e 'ad occhio di penna di pavone', motivi ornamentali del repertorio iconografico tardo gotico, chiamato 'gotico floreale'. I colori utilizzati sono azzurro di cobalto, verde ramina, giallo ferraccia, bruno di manganese.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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