Madonna assunta

Maratti, Carlo (cerchia)

Madonna assunta

Descrizione

Autore: Maratti, Carlo (cerchia) (1625-1713)

Cronologia: sec. XVIII

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 145 cm x 223 cm (intero)

Descrizione: L'iconografia dell'Assunzione della Vergine ha conosciuto nel corso dei secoli diverse varianti sino a conquistare una sua definizione tradizionale (accolta anche dai canoni controriformisti) con la grande pala dipinta per i Frari di Venezia da Tiziano nel 1518-19: la Madonna, in piedi, assurge al cielo sostenuta tra le nubi da una schiera di angeli che ne enfatizzano la corporeità e gravità; nel contempo, nella parte inferiore della scena, gli apostoli si interrogano stupefatti attorno al sepolcro scoperchiato.
Più semplificata la composizione del dipinto pavese, che limita il riferimento terreno all'avello vuoto e focalizza l'attenzione sulla Vergine dal manto svolazzante e le braccia aperte in un grande abbraccio che, librata in un'aureola di luce e contornata da teste di cherubini e paffuti angiolotti, rivolge lo sguardo unicamente a Dio. Il modello iconografico di riferimento non è dunque la celebre pala veneziana, quanto piuttosto l'interpretazione del tema data sullo scorcio del XVI secolo, per esempio da Annibale Carracci e poi diffusa dalla sua scuola anche in ambito romano.

Notizie storico-critiche: Il grande quadro Strozzi trova un fedele e puntuale riferimento in un'incisione di Carlo Maratti ("L'Assunzione della Vergine", acquaforte) - uguali non solo l'impaginato complessivo, ma anche i particolari fisionomici, i mazzolini di fiori - derivata da un dipinto, forse perduto, dello stesso artista. Si può dunque riferire il quadro della collezione Strozzi all'ambito marattesco.

Collocazione

Pavia (PV), Musei Civici di Pavia. Pinacoteca Malaspina

Credits

Compilazione: Tolomelli, Davide (2013)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).