Vaso
manifattura fiorentina
Descrizione
Ambito culturale: manifattura fiorentina
Cronologia: post 1590 - ante 1649
Tipologia: oreficeria
Materia e tecnica: vetro colorato a soffiatura libera; bronzo dorato
Misure: 34
Descrizione: Vaso di forma ovoidale con costolature ad andamento verticale ottenute con la soffiatura a stampo. Le costolature sono poco a rilievo. Poggia su di un piede circolare in bronzo dorato che è saldato sui quattro lati, con fasce traforate e cesellate. Due delle fasce si concludono con due ansette. Corto collo anch'esso lavorato in metallo dorato con rigonfiamento anulare
Notizie storico-critiche: Il nostro vaso appartiene ad un gruppo di vetri, tra i quali figurano anche delle coppe ovali sagomate, in vetro acquamarina, sempre con montature in bronzo dorato, conservati nella collezione James Rotschild di Waddeson Manor e nella Galleria Regionale di Palazzo Abatellis a Palermo (CHARLESTON 1977, pp.128-129; BAROVIER MENTASTI 2001, pp. 252-253). Sono generalmente attribuiti alle vetrerie medicee di Firenze e di Pisa. Vetrerie volute dalla signoria medicea con il contributo fondamentale di alcuni maestri vetrai muranesi, chiamati a Firenze e ivi giunti a partire dal 1570 con Bortolo d'Alvise e più tardi, intorno al 1618 con Giacomo Luna. Il maestro muranese è chiamato da Cosimo II, che incarica Jacopo Ligozzi di disegnare alcuni vetri per le sua fornace, alcuni con montature in metallo come documentato da alcuni suoi disegni e da un dipinto, Fortuna, conservati agli Uffizi (ZECCHIN 1987, pp.131-147; HEIKAMP 1986, p.90, figg.74-75; p.137, fig.122; pp.275-276). Questi vasi colorati, di solito in vetro verde o azzurro, montati con fasce "in rame indorato", non sono per ora documentati nelle collezioni fiorentine ma sono citati nell'inventario del 1619 di Cosimo II , in quello del Granduca Ferdinando Secondo e nell'inventario dei mobili e masserizie del Principe Cardinale Leopoldo di Toscana del 1678 con la dicitura "vasi in vetro verde con manichi di rame dorato", taluni in forma di "serpe" (HEIKAMP 1986, p.272, p.370, pp.382-383).
La produzione di questo tipo particolare di manufatti vitrei si colloca tra la fine del Cinquecento fino ai primi decenni del Seicento. La loro datazione potrebbe essere spostata fino alla prima metà del XVII secolo, poiché in un dipinto di Giovanni Benedetto Castiglione, detto il Grechetto, Circe (fig. ), conservato agli Uffizi, datato intorno al sesto-settimo decennio del Seicento, è raffigurata una coppa ovale sagomata in vetro acquamarina con una montatura in rame dorato, molto simile agli esemplari di Waddeson Manor e di Palermo (La natura mortaÂ' 2003, pp. 320-321). La datazione del dipinto costituisce un'utile indicazione cronologica ante quem per la produzione di questi vetri.
Il gusto che caratterizza questi oggetti vitrei è avvicinabile ai vasi di più piccole dimensioni in pietre dure e metalli, che nello stesso periodo uscivano dal laboratorio delle pietre dure di Firenze (BAROVIER MENTASTI 2001, pp. 252-253). Vasi analoghi sono disegnati nella Bichierografia (1604) di Giovanni Maggi, dedicata al cardinal Del Monte, che intratteneva stretti rapporti con i Medici (ZECCHIN 1987, p.149) .
I vasi più simili al nostro pezzo, non solo per la parte in vetro verde, ma anche per il tipo di montatura in rame dorato, sono conservati nelle Civiche Raccolte d'Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano (MORI 1996, p.78).
Altri pezzi in vetro verde, incolore e acquamarina, con differenti tipologie di montature in bronzo appartengono a diverse collezioni pubbliche: al Museo Poldi Pezzoli di Milano (MARIACHER, ROFFIA 1983, p.238, n. 98); alle Civiche Raccolte d'Arte Applicata di Milano (MORI 1996, p.77); all'Istituto di Archeologia dell'Università di Catania (ZECCHIN 1987, p.149); alla collezione James Rotschild di Waddeson Manor (CHARLESTON 1977, pp.138-139); al British Museum di Londra (TAIT 1979, pp.111, n. 183); alle Kunstsammlungen der Veste Coburg (THEUERKAUFF LIEDERWALD 1994, ); al Museo Civico di Torino (MALLÉ 1971, n.68).
Il nostro pezzo è citato nell'Atto di Donazione del 1937 al n. 1 della sezione oreficerie: " Due vasi in vetro verde montate in bronzo dorato, lavoro di oreficeria romana dei primi del sec.XVII appartenente all'arredo d'altare di Papa (Borghese).
Collocazione
Varese (VA), Museo Pogliaghi
Credits
Compilazione: Vecchio, Stefania (2003)
Aggiornamento: (2005)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/L0170-00108/
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