Bottiglia
manifattura veneziana
Descrizione
Ambito culturale: manifattura veneziana
Cronologia: post 1690 - ante 1710
Tipologia: vetri
Materia e tecnica: vetro incolore a soffiatura libera; vetro incolore a soffiatura a stampo; vetro incolore lavorato con le pinze
Misure: 10.6
Descrizione: Bottiglietta di forma esagonale con base piana e fondo rientrante; decorata su i sei spigoli da quattro fili pinzati in vetro incolore e da altri due in vetro azzurro, tutti e sei a doppia pizzicatura, una in senso verticale e l'altra in senso orizzontale. I sei fili terminano formando i sei piedini, su i quali sono state applicate delle more a stampo e sui quali poggia la bottiglietta. Il collo perduto era molto probabilmente di forma cilindrica, svasato all'imboccatura. Segno del pontello
Notizie storico-critiche: La produzione di questo tipo di bottigliette è ampiamente documentata nella produzione veneziana del Seicento e del Settecento. Furono realizzate in modo simile al nostro esemplare e molto spesso erano decorate a smalto con la figura di San Nicola, santo protettore dei maestri vetrai e dei naviganti. L'uso, al quale erano destinate queste bottiglie, era quello di raccogliere la "manna", cioè il liquido sgorgato dalle ossa del Santo, sprigionato dal suo sepolcro o dalle sue spoglie, come tramandava la tradizione popolare. Talvolta accanto alla figura del santo era rappresentato un veliero e un orante, come in un pezzo dei Civici Musei di Trieste (RUARO LOSERI 1975-1976, p.25, n.22; I vetriÂ', n.25).
La datazione del nostro pezzo si basa, non tanto su questi esemplari dipinti, poiché lo stile di gusto popolare, non permette di dare delle indicazioni cronologiche precise, ma sul confronto con due soffiati, un vaso e una brocca in vetro azzurro, decorati con il motivo di fili vitrei a doppia pizzicatura, appartenenti alla collezione del Castello di Rosenborg a Copenaghen, formatasi nel primo decennio del Settecento (BOESEN 1960, nn.17-88). Lo stesso motivo decorativo lo si ritrova in tre brocche in vetro, raffigurate in alcune nature morte della fine del Seicento e degli inizi del Settecento: Loggia con giardino, fiori, frutta e donna dell'amburghese italianizzato Christian Berentz, datata 1696 (BAROVIER MENTASTI 1982, p.123, fig.111) e in due opere di Cristoforo Munari, Violoncello con arco, alzata con cristalli, libri (1708) e Alzata con cristalli, foglio con notazioni musicali, datata 1710 (BALDASSARI, BENATI 1999, pp. 88-89, n. 21, pp.110-111, n.33).
I pezzi più simili al nostro sono conservati nel Museo Bagatti Valsecchi di Milano (BAROVIER MENTASTI, TONINI 2003, pp.420-421, n.505) e nel Museo Vetrario di Murano (DORIGATO 2002, p.111).
Collocazione
Varese (VA), Museo Pogliaghi
Credits
Compilazione: Vecchio, Stefania (2003)
Aggiornamento: (2005)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/L0170-00605/
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