Vaso
manifattura veneziana
Descrizione
Ambito culturale: manifattura veneziana
Cronologia: post 1875 - ante 1899
Tipologia: vetri
Materia e tecnica: vetro colorato a soffiatura a stampo; vetro colorato lavorato a settori
Misure: 13.1
Descrizione: Vaso con corpo che si allarga nella parte centrale. Costolature verticali sul collo cilindrico e su tutto il corpo ottenute con la soffiatura a stampo. Bocca con orlo ondulato. Due anse a riccio con attaccatura a valva, percorse da costolature verticali, molto pronunciate all'attaccatura. Piede a disco con costolature a rigadin, bordo ripiegato internamente. Un rocchetto in vetro incolore lega la base al corpo del vaso. Segno del pontello
Notizie storico-critiche: Il vaso appartiene alla produzione muranese degli ultimi decenni dell'Ottocento per le caratteristiche stilistiche e per il colore del vetro. I modelli d'ispirazione sono alcuni originali antichi del Seicento e degli inizi del Settecento, alcuni dei quali sono conservati in collezioni pubbliche: due vasi, ambedue incisi a punta di diamante, con anse a ricciolo, conservati nelle Kunstsammlungen der Veste Coburg (THEUERKAUFF LIEDERWALD 1994, pp.510-511, n.645) e un vaso nel Museo Poldi Pezzoli di Milano (MARIACHER, ROFFIA 1983, n.86). Questi modelli in vetro incolore sono reinterpretati dai vetrai muranesi per realizzare un soffiato di gusto ottocentesco dalle spiccate tonalità di colore.
Un modello coevo e identico, differente solo nel motivo di alcune more a stampo applicate sul corpo, è pubblicato nelle pagine di un catalogo della vetreria Salviati, databile all'ultimo quarto del XIX secolo (Ditta "Salviati dr. Antonio" in SalviatiÂ' 1989, n.148). Altri confronti sono possibili con alcuni soffiati del medesimo periodo: due vasi molto simili nella forma, nel motivo delle anse a riccio, con un differente orlo, liscio e non ondulato, soffiati uno in vetro viola e l'altro, in vetro giallo, a macchie lattimo, già in collezione privata di New York, sono attribuiti alla produzione della Compagnia Venezia Murano o alla Salviati e C. (BARR 1998, p.75); un vaso in avventurina, con anse ondulate e crestate, datato al 1866 circa e attribuito alla Salviati presenta la medesima forma del corpo (I coloriÂ' 1999, p.143, n.114); un altro un vaso della Salviati dott. Antonio, riprodotto in uno dei cataloghi di vendita, oggi conservato al Victoria and Albert Museum di Londra, ha le medesime anse a riccio del nostro pezzo (Salviati & CieÂ' s. d., n.381; I coloriÂ'1999, p.205).
Vasi con anse a riccio, arrichiti da altri motivi, quali beccucci "a rigadin", fiori in pasta vitrea colorata, sono diffusi nella produzione muranese del periodo, come documentato da un pezzo della Compagnia Venezia Murano, conservato nella Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma (CISOTTO, BAROVIER MENTASTI, TONINI 2002, pp.202-203).
Collocazione
Varese (VA), Museo Pogliaghi
Credits
Compilazione: Vecchio, Stefania (2003)
Aggiornamento: (2005)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/L0170-00623/
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