Kuttrolf

manifattura veneziana

Kuttrolf

Descrizione

Ambito culturale: manifattura veneziana

Cronologia: post 1875 - ante 1899

Tipologia: vetri

Materia e tecnica: vetro incolore a soffiatura libera; vetro incolore lavorato con le pinze

Misure: 32.9

Descrizione: Vasetto formato da cinque rigonfiamenti aperti di dimensioni digradanti, si parte con uno di piccole dimensioni, successivamente uno grande e poi tre rigonfiamenti, dal più grande in prossimità della base fino a quello più piccolo nelle vicinanze della bocca ondulata quasi a fiore. Due ansette a catenella nella parte inferiore del corpo. Corto elemento cilindrico che termina con un disco che lo raccordava al piede, probabilmente a disco, oggi perduto.

Notizie storico-critiche: Il nostro vasetto appartiene alla produzione storicista muranese degli ultimi decenni dell'Ottocento. L'appartenenza a tale periodo è confermata anche dalla tonalità di colore del vetro fumé. Si ispira ad un tipo particolare di soffiato del Seicento: il vasetto Kuttrolf. Il termine con il quale sono indicati tali manufatti é forse derivato dal latino "gutta", poichè tali soffiati sono caratterizzati da strozzature, per far scendere lentamente il liquido. Tra la fine del Cinquecento e il Seicento erano diffusi sia nella produzione veneziana, molto probabilmente destinati all'esportazione, che nelle vetrerie d'Oltralpe, che lavoravano alla façon de Venise, sono anche documentati nella Bichierografia di Giovanni Maggi, datata 1604 (MAGGI 1977 vol. I, p.392 e vol.II, p.122) e in alcuni disegni conservati nel Gabinetto degli Uffizi di Firenze e nella Biblioteca Casanatense (HEIKAMP 1986, p. 65, p.115). Destinati a contenere il vino sono raffigurati in alcune opere del periodo soprattutto d'area germanica (HUSBAND, HESS 1997, p.115, figg.29B e 29C).
Il nostro pezzo riprende dagli originali seicenteschi il motivo a becco e i ripetuti rigonfiamenti che caratterizzano alcuni originali seicenteschi come un vasetto conservato nel Museo Bagatti Valsecchi di Milano (BAROVIER MENTASTI, TONINI 2003, p.412, n.494) e che compaiono in altri pezzi del periodo (MAGGI 1977, vol. II, p.124; VREKEN 1998, p.124, n.82).
Diversi furono i modelli e le varianti prodotte nell'Ottocento a Murano come documentato anche da alcuni cataloghi di vendita della vetreria Fratelli Toso, databili tra la fine del XIX secolo e gli inizi del Novecento (Fratelli TosoÂ's.d., n.952) e da una xilografia riproducente alcuni soffiati della Compagnia Venezia Murano (EDIS 1881 in I coloriÂ' 1999, p.200). I confronti più puntuali sono con due vasetti, uno già nella Collezione Salviati-Camerino-Tedeschi (Mille anniÂ'1982, p.219, n.402) e l'altro nel Museo Poldi Pezzoli di Milano (MARIACHER, ROFFIA 1983, p.195, fig.382).

Collocazione

Varese (VA), Museo Pogliaghi

Credits

Compilazione: Vecchio, Stefania (2003)

Aggiornamento: (2005)

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