Piatto
manifattura veneziana o boema
Descrizione
Ambito culturale: manifattura veneziana o boema
Cronologia: post 1700 - ante 1799
Tipologia: vetri
Materia e tecnica: vetro incolore a soffiatura libera; vetro incolore a soffiatura a stampo; vetro incolore lavorato alla mola
Misure: 2.1 x Ø 24.1
Descrizione: Piatto con decorazione a bacellature e incisioni alla mola con motivi di forma ovale e circolare Motivo a petali di fiore al centro del piatto. Sulla tesa sono incise delle grandi foglie. Il bordo irregolare è inciso con un motivo zigrinato. Segno del pontello.
Notizie storico-critiche: L'attribuzione a Venezia non è certa, poiché piatti con il medesimo motivo a bacellature, decorati alla mola con motivi naturalistici, o solo con motivi di forma ovale sono presenti nella produzione spagnola della Granja de San Idelfonso del XVIII secolo (CARRERAS ROSSEL, DOMÉNECH VIVES 2004, n. 262; Real Fabrica de Cristales 1991, p.71, n.9). Inoltre i decori alla mola di forma ovale decorano sia un piatto, con incisioni naturalistiche, delle Kunstssammlungen der Veste Coburg, per il quale, l'autrice del catalogo ipotizza un'attribuzione che oscilla tra Venezia e la Boemia (THEUERKAUFF LIEDERWALD 1994, p.157, n.134) sia due bottiglie "all'uso di Boemia", una conservata nel Museo di Palazzo Venezia di Roma e la seconda nel Museo Vetrario di Murano (OMODEO 1970, p. 126, n.124, p.128, fig. 28). Quest'ultima è molto simile ad un pezzo del Rijksmuseum di Amsterdam per il quale l'autore propone un'attribuzione alla Boemia (RITSEMA VAN ECK, ZIJLSTRA ZWEENS 1995, p. 405, n. 520). Altre due bottiglie conservate una nelle Civiche Raccolte d'Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano e l'altra nei Musei Civici di Pavia, anch'esse decorate con motivi alla mola circolari od ovali sono state attribuite a Venezia o alla Boemia (MORI 1996, p.72; DIANI, TONINI 2004, p.91, n. 70). Due piatti costolati, invece, con incisioni alla rotina naturalistiche, conservati nei Musei Civici di Pavia, sono stati attribuiti a Venezia (DIANI, TONINI 2003, pp. 82 - 83, nn. 60 - 61); un altro piatto, inciso alla mola con motivi ovali e naturalistici, facente parte delle collezioni delle Kunstsammlungen der Veste Coburg, è assegnato sia a Venezia che alla Boemia; altri due pezzi sempre nelle stessa collezione, con motivi a stampo simili al nostro piatto e incisioni alla mola, vengono attribuiti a Venezia (THEUERKAUFF LIEDERWALD 1994, pp.158-159, nn.134-138). Risulta pertanto difficile attribuire con assoluta certezza il nostro pezzo alla produzione veneziana o a quella boema. Incisori boemi in questo periodo soggiornarono e lavorarono a Venezia, e diversi manufatti prodotti, per il mercato interno della Serenissima, imitano forme e decorazioni dei coevi vetri boemi, seguendo una moda che influenza diverse produzioni vetrarie europee, tra le quali anche quella francese e quella spagnola (BAROVIER MENTASTI 1982, p. 164, fig. 157; BELLANGER 1988, p.455; Real Fabrica de CristalesÂ'1991, p.71, n. 9).
Collocazione
Varese (VA), Museo Pogliaghi
Credits
Compilazione: Vecchio, Stefania (2003)
Aggiornamento: (2005)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/L0180-00291/
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