Bottiglia
manifattura veneziana o Altare (?)
Descrizione
Ambito culturale: manifattura veneziana o Altare (?)
Cronologia: post 1875 - ante 1899
Tipologia: vetri
Materia e tecnica: vetro incolore a soffiatura libera; vetro incolore lavorato a settori
Misure: 12.5 x 29
Descrizione: Bottiglia con corpo globulare schiacciato al centro, soffiato da una bolla e poi schiacciato al centro, così da ottenere un motivo ad anello circolare, cavo, nella parte esterna del corpo. Collo cilindrico con orlo dell'imboccatura svasato; alto piede a campana rovesciata con bordo ripiegato internamente. Segno del pontello.
Notizie storico-critiche: Trentacinque bottiglie (dati della Soprintendenza di Aosta) di questa forma sono conservate nel Castello d'Issogne e sono visibili in una foto, della fine dell'Ottocento, riproducente la Sala da Pranzo. Facevano parte del corredo vetrario predisposto da Vittorio Avondo, in occasione del restauro del Castello, iniziato a partire dal 1872. I vetri, circa cinquecento, tra i quali diversi pezzi ottocenteschi, alcuni di questi sono stati attribuiti ad Altare ed altri a Venezia (SOFFIANTINO 1998, pp.411-413, fig.11). Altre due bottiglie identiche sono conservate nel Museo Leone di Vercelli (inv.n.3009; n.2955). Provengono dalla collezione di Camillo Leone (1830-1907), significativamente legato alla figura di Vittorio Avondo (TONINI 2002, p. 26). Diverse bottiglie identiche alla nostra sono conservate nel Museo Vetrario di Murano (inv. n.6727-6724).
Bottiglie simili nella forma, nel tipo di piede, diverse solo nel corpo, poiché non vi è il motivo ad a anello circolare che compare nella nostra bottiglia, furono prodotte dalla fabbrica Rachetti di Altare nel 1884, per il corredo vetrario destinato ad arredare la Sala da pranzo del Castello del Borgo Medievale di Torino, costruito in occasione dell'Esposizione di Torino del 1884 (SOFFIANTINO 1998, p.409, fig.3).Bottiglie con corpo schiacciato simile, diverse nella forma del piede e del collo erano prodotte a Venezia dalla Fratelli Toso, ispirate a modelli della seconda metà del Cinquecento, come documentato da un catalogo di foto, probabilmente della fine del XIX e degli inizi del XX secolo (Catalogo Fratelli Toso s. d., n.1891).
I confronti citati, la qualità e il colore del vetro permettono di ipotizzare una datazione all'ultimo quarto del XIX secolo. L'attribuzione a Venezia non assolutamente certa e fino ad oggi non sono state fatte indagini sulla produzione altarese ottocentesca che risulta documentata, al castello del Borgo Medievale di Torino e forse al Castello di Issogne.
Collocazione
Varese (VA), Museo Pogliaghi
Credits
Compilazione: Vecchio, Stefania (2003)
Aggiornamento: (2005)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/L0180-00299/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).