Testa d'uomo di profilo

Bodini Floriano

Testa d'uomo di profilo

Descrizione

Autore: Bodini Floriano (1933/ 2005), autore

Cronologia: (?) 1970

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: matita / pastello su carta

Misure: 165 mm x 210 mm

Descrizione: Basamento con testa di uomo di profilo, di colore blu, e mano atteggiata nel gesto di indicare, di colore grigio

Notizie storico-critiche: Il disegno, pur rappresentando un gruppo scultoreo su basamento, non è lo studio preparatorio per una scultura.
Infatti è Bodini stesso, noto principalmente come scultore, ad affermare in un'intervista pubblicata su "Artecontro" di non avere l'abitudine di realizzare studi per scultura e di considerare il disegno un mezzo espressivo indipendente (Bodini, 1976).
La produzione grafica dell'artista gode dunque di una sua autonomia e riveste un ruolo tutt'altro che marginale all'interno dell'attività di Bodini, il quale si è molto dedicato alla realizzazione di incisioni, per la prima volta raccolte e pubblicate in un volume nel 1973 (Fabiani, 1973).
In particolare il gruppo rappresentato sembra essere frutto di quel "principio dell'assemblaggio" che Bodini elabora tra il 1963 e il 1970, alla base di tutte quelle sculture strutturate con un nucleo centrale in cui si innestano e da cui si proiettano, come per effetto di una "esplosione-implosione", gli specifici elementi plastici ed espressivi, simbolo di una realtà frammentata e ricomposta (Rosci, 1998).
Quanto alla data di esecuzione di questo lavoro, esso dovrebbe essere stato realizzato contemporaneamente agli altri disegni di Bodini posseduti dalla Fondazione, tutti datati tra il 1971 e il 1976.
In accordo con le caratteristiche stilistiche, il disegno potrebbe essere con maggiore precisione datato al 1970 e corrispondere a quello citato da Lajolo nel primo scritto da lui dedicato a Bodini, pubblicato come presentazione di una mostra alla galleria Il Portico di Cesena. Qui lo scrittore racconta di essere entrato in possesso di un disegno dell'artista in un periodo antecedente alla loro personale conoscenza (che risale con ogni probabilità al 1971), quando il gallerista Toninelli, editore nel 1967, nel 1969 e nel 1970 di alcune serie di incisioni di Bodini (Fabiani, 1973), gliene fece dono.
Scrive Lajolo: "...Toninelli mi ha fatto conoscere meglio le tue sculture e mi ha dato un tuo disegno che mani tenerissime hanno collocato al centro di una parete dove splende, senza timore di accostamento, con Cassinari, con Guttuso, con Manzù, con Mazzacurati, con Morando, con Morlotti." (Lajolo, 1975, pag. 2).
La collezione descritta è molto probabilmente quella della Fondazione, raccolta da Angela Candiani, alla quale lo scrittore donava molte delle opere che riceveva dagli amici artisti. L'identificazione del disegno di cui Lajolo parla nel testo con quello in esame è ulteriormente sostenuta dal fatto che gli altri disegni della collezione sono tutti datati posteriormente alla nascita dell'amicizia tra Lajolo e Bodini.

Collocazione

Milano (MI), Fondazione Davide Lajolo

Credits

Compilazione: Ciottoli Sollazzo, Nora (2004)

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