Paola
Bodini Floriano
Descrizione
Identificazione: bambina
Autore: Bodini Floriano (1933/ 2005), autore
Cronologia: 1967
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: bronzo a fusione / patinato
Misure: 24 cm x 23.5 cm x 56 cm
Descrizione: Bambina nuda, in piedi, raffigurata senza braccia; vaso rovesciato ai suoi piedi; superficie incisa con segni grafici.
Notizie storico-critiche: La bambina che la scultura ritrae è Paola, figlia di Bodini. A lei lo scultore ha dedicato molti lavori, a partire dal periodo antecedente la sua nascita ("feto", 1964).
Scrive Lajolo a proposito delle sculture dell'amico con questo soggetto: "(...) bisogna congiungere l'ideologia e la poesia come hai fatto negli occhi scolpiti stupefatti della tua bambina che si schiudono come la rosa quando rompe col verde che la trattiene. Il suo sguardo innocente e diritto rompe il bronzo come il giallo pulcino rompe il guscio dell'uovo" (Lajolo, 1975).
Una pubblicazione del 1974, intitolata "Floriano Bodini a Paola", raccoglie tutti i lavori che ritraggono la figlia realizzati dall'artista nel periodo dal 1964 al 1973 (Fabiani, 1974). In questo libro l'opera della collezione Lajolo (1967) non compare. Essa però appare quasi identica, se non per gli oggetti che circondano la figura, alla "Paola" del 1966, ritratta insieme ai suoi giocattoli. Il pezzo della collezione Lajolo potrebbe essere una fusione dallo stesso modello in creta o gesso, elaborato con delle varianti.
La stessa scultura presente nella collezione è invece pubblicata nel catalogo di una mostra che Bodini e Augusto Perez tengono nel 1982 nella galleria milanese "il fante di spade". Sulla copia che di questo catalogo possedeva Angela Candiani, nella pagina in cui compare la fotografia della scultura, Bodini stesso ha scritto una dedica all'amica: "questa tenera creatura fatta con tanto sentimento come sappiamo farle solo "noi" ciao/ Floriano/ 9 gennaio 86" (Vespignani, 1982).
La dedica conferma quanto raccontato da Angela stessa, ossia che la scultura venne acquistata da lei qualche anno dopo la morte di Lajolo, momento che grazie alla scritta di mano di Bodini possiamo collocare con precisione nel 1986. Angela Candiani ha infatti continuato a collezionare sculture di Bodini anche dopo la morte del marito (1984). Evidentemente, al momento dell'acquisto l'artista ha voluto accompagnare il passaggio di proprietà con una dedica sull'unico catalogo in cui la scultura era stata pubblicata, risalente a quattro anni prima.
Si sottolinea inoltre che l'acquisto è stato fatto in occasione del compleanno della Candiani, che cadeva lo stesso giorno in cui Bodini festeggiava il suo, fatto che entrambi sottolineavano più volte, come dimostrano dediche e testimonianze verbali.
Si segnala che la didascalia che accompagna la scultura sul catalogo riporta delle misure leggermente diverse (49x28x26).
Collocazione
Milano (MI), Fondazione Davide Lajolo
Credits
Compilazione: Ciottoli Sollazzo, Nora (2004)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/LA010-00053/
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