Pontefice XIV
Bodini Floriano
Descrizione
Identificazione: PAPA
Autore: Bodini Floriano (1933/ 2005), autore
Cronologia: 1975
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: bronzo a fusione / patinato
Misure: 54 cm x 23.5 cm x 48 cm
Descrizione: Papa in piedi su struttura orizzontale; viso rivolto verso destra; davanti a sè agnello accovacciato; superfice incisa con segni grafici
Notizie storico-critiche: Questa scultura, o una sua copia (3/3), è pubblicata per la prima volta sul catalogo di una mostra di Bodini del 1976 (Bodini, 1976). La differenza che risulta nelle dimensioni è dovuta esclusivamente alla presenza, in questa della collezione Lajolo, del basamento in marmo.
Floriano Bodini stesso ricorda di aver venduto l'opera al pittore Nerone, il quale, amico di Davide Lajolo ed Angela Candiani, la avrebbe ceduta a sua volta alla Candiani in un secondo momento (2001, comunicazione orale). E' probabile infatti che sia stata proprio la Candiani a fare l'acquisto: la maggior parte delle sculture di Bodini presenti nella collezione sono state comprate da lei nel periodo successivo alla morte del marito, avvenuta nel 1984 (2000, comunicazione orale).
Il soggetto rientra in quella che è una delle tematiche tipiche della prima produzione di Bodini: la raffigurazione di ecclesiastici e del clero.
La scelta del soggetto avvicina lo scultore a Giacomo Manzù. Tuttavia se ne allontanano le modalità di rappresentazione, che, come scrive Duilio Morosini, mescolano contradditoriamente "l'elemento mistico (la metafora plastica del "memento mori") e quello critico, del giudizio applicato ad un mondo paralizzato dalla sclerosi delle idee" (Morosini, 1964).
A questo proposito scrive nello stesso anno Mario De Micheli: "Guardate i suoi Vescovi, larve aride, spoglie mummificate, reliquie consunte: una lontana realtà; oppure quei suoi Cardinali, ascetici o sanguigni, affilati o vigorosi (...). Bodini cerca qui una raffigurazione dei contrasti, dei valori, delle istanze che si agitano in seno al mondo cattolico: un argomento di attualità dunque in un paese come il nostro." (De Micheli 1964 in Bodini Premio 1979).
Ancora Davide Lajolo: "Questo ciclo scaturisce dalla ricerca di una divina sacralità, quella balbettata da bambino della quale oggi sente il bisogno di darsi ragione. E' un ciclo che gli germina perciò nel sangue a confronto con l'intelligenza. Ne nasce lo scontro tra religiosità e dogma, tra il principio del verbo e le derivazioni spurie per cui Cristo è stato ancora crocifisso senza distinzioni tra lui e Barabba. (...). Tutto questo trapassa negli occhi affossati dei papi, nell'adunco delle dita, nei paramenti dell'ipocrisia, nella mitra del potere." (Lajolo, 1976).
Questo genere di tematica raggiunge il suo momento culminante nel 1968, con l'esposizione della famosa scultura lignea "Ritratto di un papa". La scultura, poi collocata presso i Musei Vaticani, non nasce da intenti celebrativi od encomiastici, ma riassume visibilmente nel ritratto di Papa Montini i dubbi e le contraddizioni della Chiesa romana, come sottolinea ancora De Micheli nella monografia da lui dedicata a quest'opera (De Micheli 1968 in Bodini Premio 1979).
Sul soggetto della gerarchia ecclesiale Bodini ritornerà poi molte volte ma con spirito più sereno e meno combattuto, tanto che nel 1975 - data a cui risale anche questa scultura della collezione - Lajolo scrive: "Sono contento che i papi e i cardinali non ti dicono più niente. Ti hanno anche troppo ossessionato quando li scolpivi con dolore e mistico orrore con lo scettro-scheletro del potere a testimoniare la crisi terribile di una ideologia che avevano dissanguato. Hai scavato là dove loro hanno perso la fede, tristi rappresentanti di un dio che hanno per sempre pietrificato." (Lajolo, 1975).
Collocazione
Milano (MI), Fondazione Davide Lajolo
Credits
Compilazione: Ciottoli Sollazzo, Nora (2004)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/LA010-00059/
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