I bambini e la guerra
Maffi Ugo
Descrizione
Identificazione: BAMBINI PRIGIONIERI
Autore: Maffi Ugo (1939/), autore
Cronologia: 1962
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: china / tempera su carta
Misure: 475 mm x 335 mm
Descrizione: Tre figure profilate a china con le braccia legate dietro la schiena; sbavature di colore acquoso rosso-rosa
Notizie storico-critiche: Il disegno risale a quella fase del lavoro di Maffi in cui la figura umana e le vicende degli uomini sono centrali nella sua pittura.
In particolare, esso fa quasi certamente parte della serie di disegni realizzati intorno al tema della sofferenza dei bambini, esposta nel 1963 in una mostra in cui Maffi, giovanissimo, è presentato da Raffaele De Grada.
Scrive De Grada: "Stilisticamente l'agitazione morale si esprime attraverso un segno nervoso, di inquieta ossessione e laddove è colorato, ci porta l'asprezza del sangue. In confronto a questi di Maffi, gli stessi disegni di Guttuso sembrano classici e, d'altro canto, le immagini di Vespignani affondano negli anfratti della cronaca. (...) Un ciclo di disegni che non son fatti per esercitare mano e fantasia, ma per compiere un dovere umano, quello che attendiamo dai giovani d'oggi, che possono superare la secca delle mode soltanto quando avranno la piena coscienza che ogni generazione consuma la sua parte di storia." (Lajolo/ Munari/ Carlesi, 1980).
Uno dei disegni presentati in quella mostra verrà pubblicato circa un decennio dopo all'interno del volume "Davide Lajolo Ugo Maffi", contenente nove poesie di guerra di Lajolo e nove disegni di Maffi (Lajolo/ Maffi, 1974).
I disegni risalgono tutti al periodo tra il 1971 e il 1974, tranne quello intitolato "No! Al fascismo", l'unico pubblicato su due pagine, al centro del libro, che è del 1963: in esso, come in questo della collezione Lajolo, sono raffigurati dei prigionieri, alcuni con le braccia legate dietro la schiena; anche la tecnica d'esecuzione è la stessa, con i profili delle figure segnati a china e sbavature di colore acquoso.
"I bambini e la guerra" è il più antico lavoro di Maffi presente nella collezione. Potrebbe avervi fatto il suo ingresso proprio in occasione della collaborazione di Lajolo con Maffi al libro citato. Le poesie dello scrittore sul tema della guerra e della lotta partigiana, risalenti a quel periodo della storia che Lajolo visse in prima persona, oltre ad essere state per Maffi lo spunto per nuovi disegni, si sarebbero anche incontrate con lavori da lui già realizzati in un periodo molto precedente. Di questi ultimi, uno potrebbe allora essere stato donato a Lajolo dall'artista.
Collocazione
Milano (MI), Fondazione Davide Lajolo
Credits
Compilazione: Ciottoli Sollazzo, Nora (2005)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/LA010-00084/
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