Bossolasco
Cazzaniga Giancarlo
Descrizione
Identificazione: paesaggio
Autore: Cazzaniga Giancarlo (1930/), autore
Cronologia: 1971
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: pastelli / matita su carta
Misure: 345 mm x 245 mm
Descrizione: Paesaggio di campagna nei toni spenti del verde e del giallo con case bianche dai tetti rossi nascoste dalla vegetazione
Notizie storico-critiche: Tutti e tre i lavori di Cazzaniga che la collezione Lajolo possiede raffigurano paesaggi.
La loro esecuzione risale al periodo compreso tra il 1966 e il 1971, quello in cui il pittore, messi da parte i temi dei jazz-men e della periferia milanese, più vicini ai modi del Realismo Esistenziale, comincia a scoprire il paesaggio naturale.
Molti dei lavori di questo periodo raffigurano Portonovo del Conero, dove, secondo il racconto di Davide Lajolo, Cazzaniga è condotto dalla "silenziosa e fraterna amicizia" del collega Bruno Fanesi.
"A Cazzaniga prese il fiato," - scrive Lajolo - "se ne innamorò senza dichiarasi, ci tornò stagione dietro stagione ed ecco le vecchie erbe, i fiori recisi, i cespugli dissolti prendere altro sentimento, altra tenerezza e anche un pò l'angoscia di perdere quella toccata felicità." (Lajolo, 1973).
A questa fase dell'evoluzione artistica del pittore, nel 1970 viene dedicata la mostra "Giancarlo Cazzaniga. Ricordo d'estate 1965-1970", tenutasi alla Galleria Civica di Monza. "Sono anni fecondi, - scrive Roberto Tassi nel testo di presentazione della mostra - di meditazione e di maturità pittorica. I vari elementi della pittura di Cazzaniga vi confluiscono dopo un tragitto che attraversa gli anni difficili della formazione milanese, e vi si trovano ormai approntati a stringere l'immagine in una costruzione ben definita, che di quell'esperienza conserva gli stimoli più vitali." (Tassi, 1970).
Tra gli elementi che Tassi individua e che ritroviamo anche nei pastelli della collezione Lajolo vi è l'omogeneità cromatica sui toni spenti della tavolozza con una sua precisa valenza psicologica, "adatta quindi ad esprimere l'atmosfera di nostalgia e di tristezza che è propria del ricordo".
Secondo il critico, l'aspetto cromatico sarebbe l'impronta personale di Cazzaniga su di una tradizione naturalistica che ha origine in Morlotti.
Collocazione
Milano (MI), Fondazione Davide Lajolo
Credits
Compilazione: Ciottoli Sollazzo, Nora (2005)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/LA010-00087/
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