UCCELLO
Ghizzardi Pietro
Descrizione
Autore: Ghizzardi Pietro (1906/ 1986), autore
Cronologia: (?) 1973
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tempera / olio su compensato
Misure: 47 cm x 27 cm
Descrizione: Uccello scuro su prato verde
Notizie storico-critiche: Il dipinto raffigura un soggetto frequente in tutta la pittura di genere naif: uno degli animali che popolano la terra abitata dal pittore, oggetto primo della sua osservazione e fonte diretta di ispirazione.
Si tratta in questo caso di un uccello, che in diversi altri dipinti di Ghizzardi compare affiancato ad una belva feroce.
Come scrive Lajolo, l'artista colloca la felicità "soltanto negli uccelli che sono liberi nell'aria", e trasferisce le sua rabbia nelle tigri, negli sciacalli e nelle bestie feroci. Lajolo riferisce che Ghizzardi avrebbe affermato di essere pittore di ritratti ma anche di galline, uccelli, fiori: "(...) io sono sempre immerso in questa terra, come fossi sepolto. Respiro, ma sono dentro le piante, nella pancia dei miei gatti, negli occhi delle mie colombe, nelle piume dei miei passerotti, sono ancora dentro il ventre di mia madre." (Lajolo, 1973).
Il brano è tratto da un articolo pubblicato nel 1973 su "Giorni Vie Nuove". In questo articolo il giornalista racconta l'incontro avvenuto con Ghizzardi a Boretto, dove egli si era recato apposta per conoscerlo, accompaganto da Marino Mazzacurati e da Cesare Zavattini.
Si può ipotizzare che il dipinto della collezione, eseguito dall'artista lo stesso anno in cui avvenne questo primo incontro, sia stato donato allo scrittore da Ghizzardi stesso in quell'occasione o comunque in un momento non molto lontano.
Collocazione
Milano (MI), Fondazione Davide Lajolo
Credits
Compilazione: Ciottoli Sollazzo, Nora (2005)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/LA010-00097/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).