Capra
Ligabue Antonio (maniera)
Descrizione
Autore: Ligabue Antonio (maniera) (1899/ 1965)
Cronologia: post 1970 - ante 1980
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: bronzo a fusione
Misure: 37 cm x 31 cm
Descrizione: Capra in piedi; spina dorsale in rilievo e peli incisi sulla superficie
Notizie storico-critiche: Angela Candiani reputava la scultura opera originale di Antonio Ligabue (2000, comunicazione orale).
Una valutazione dell'opera da parte del Centro Studi e Archivio Antonio Ligabue (febbraio 2005) ha invece rivelato che si tratta di "un omaggio a Ligabue eseguito da un autore sconosciuto".
Antonio Ligabue è autore di una serie di sculture, realizzate in creta tra il 1935 e il 1960 utilizzando la terra del fiume Po'.
Di consistenza fragile e usate dall'artista come merce di scambio per ottenere del cibo, sono sopravvissute in un numero piuttosto scarso. Quelle rintracciate sul territorio emiliano presso le case della gente del luogo negli anni successivi alla morte di Ligabue, nel 1972 erano circa un centinaio. Trentotto di queste, tutte fuse in bronzo dagli originali in creta, vengono pubblicate quello stesso anno nel volume "Il bestiario di Ligabue scultore" (De Micheli, 1972).
Le sculture di Ligabue infatti raffigurano quasi esclusivamente animali, che l'artista conosceva bene sia nella struttura anatomica che nei comportamenti, e attraverso i quali esprimeva i suoi umori contrastanti. Le bestie aggressive e in lotta tra loro esprimono i suoi malumori e le sue insofferenze; i cavalli, i tori, gli animali la cui potenza viene piegata alle necessità dell'uomo rappresentano l'ammirazione per la calma sopportazione della fatica.
Accanto a questi, gli animali domestici, da cortile o da stalla. Tra essi, il volume pubblica una capra molto simile a questa della collezione Lajolo ma accucciata.
E' probabile che l'esecuzione di questa scultura risalga agli anni di maggiore notorietà di Ligabue (1965-1980) e, in particolare, di Ligabue come scultore, compresi tra il 1972, anno di pubblicazione del volume di De Micheli sopra citato, e il 1980.
Collocazione
Milano (MI), Fondazione Davide Lajolo
Credits
Compilazione: Ciottoli Sollazzo, Nora (2005)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/LA010-00100/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).