Gallo

Cassinari Bruno

Gallo

Descrizione

Autore: Cassinari Bruno (1912/ 1992), autore

Cronologia: 1968

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: matita / china su carta

Misure: 470 mm x 645 mm

Descrizione: gallo con collo teso e becco aperto in atto di cantare.

Notizie storico-critiche: Il disegno, datato 1968, appartiene a quello che viene considerato l'ultimo periodo d'attività di Cassinari, avente inizio a partire dal cuore degli anni '60.
Soprattutto in seguito al ritorno a Gropparello, luogo della sua infanzia dove nel 1962 riapre lo studio insieme a Treccani, egli si concentra su tematiche naturalistiche abbandonando in apparenza astrattismo e sperimentazioni linguistiche. Secondo Rossana Bossaglia egli perfeziona in realtà in questa fase i suoi mezzi stilistici esercitandosi con soggetti semplici e leggibili (Cassinari 1998, pag. 23).
Tra questi soggetti, oltre ai paesaggi, vi sono piante, fiori ed animali.
La Bossaglia sottolinea il dinamismo degli animali di Cassinari: essendo la sua una musa drammatica, "il gallo urla a becco spalancato", come accade nel caso di questo disegno della collezione Lajolo.
Il gallo, insieme al cavallo, è nello stesso periodo uno dei soggetti del suo rinnovato interesse per la scultura, per cui ne vengono realizzate anche fusioni in bronzo.
Il gallo ha anche frequenti ricorrenze nella pittura, in particolare di quello stesso decennio. Come nota Crispolti, compare spesso nel contesto dei paesaggi, simbolo di una "vitalità inesauribile del mondo naturale" (Cassinari 1986, pag. 37). In quanto animale evangelico dal grido ammonitore è inoltre presente nel dipinto del 1977 "La donna crocefissa".

Collocazione

Milano (MI), Fondazione Davide Lajolo

Credits

Compilazione: Mattio, Fiorella (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).