Condizione umana
Fabbri Agenore
Descrizione
Identificazione: figura antropomorfa
Autore: Fabbri Agenore (1911/ 1998), autore
Cronologia: 1972
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: china / tempera su carta
Misure: 350 mm x 500 mm
Descrizione: All'interno di una composizione di tipo informale costruita da tracciati grafici e macchie di colore rosso e giallo si distinguono delle mani di uomo; queste sembrano toccare le ferite di un busto privo di pelle, in cui appaiono arterie e fasce muscolari.
Notizie storico-critiche: Il disegno appartiene senza dubbio al gruppo di lavori intitolati "Condizione umana", anch'essi datati 1972.
Alcuni di questi sono pubblicati all'interno del volume "Quale figura" in cui il critico Vittorio Fagone presenta ventiquattro artisti contemporanei (Fagone V. 1973).
Fabbri è presente con una serie di chine di stampo informale in cui, nell'intrico di segni grafici, si possono distinguere parti anatomiche: occhi, mani, fasce muscolari; una rappresentazione dell'uomo nella sua carne.
In un articolo già pubblicato nel 1968 ("Tempo illustrato"), di cui il volume citato ripropone un estratto a introduzione di questi lavori, Salvatore Quasimodo scrive: "Ma attraverso la carne strappata, la gengiva digrignante, la pelle segmentata sull'osso, tutte le spine di Agenore Fabbri offrono un appiglio a cui aggrapparsi nell'angoscia, un riferimento negli interrogativi della vita, sia essa presenza o assenza dell'uomo".
Nello stesso articolo leggiamo inoltre: "Agenore Fabbri agisce con violenza sulla materia e dalla natura arriva al simbolo attraverso la dialettica del dolore, dell'urlo, dell'ira. La risultante è un amalgama di infinità pietà per le condizioni disperate dell'uomo, condannato alla selezione, nella specie e nella società" (Quasimodo 1972).
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/LA010-00122/
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