Rito ambrosiano
Cappelli Giovanni
Descrizione
Identificazione: figura antropomorfa
Autore: Cappelli Giovanni (1923/ 1994), autore
Cronologia: 1972
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tempera / matita su carta
Misure: 36 cm x 44 cm
Descrizione: figura ammantata di nero, con largo copricapo, appoggiata aD una sedia; nulla si vede della sua persona; sfondo rosso
Notizie storico-critiche: Il dipinto appartiene al periodo milanese di Cappelli, che ha inizio con il trasferimento dell'artista nella capitale lombarda nel 1959, dopo un decennio di attività trascorso a Roma accanto ai pittori del Portonaccio.
In questo dipinto della collezione Lajolo sono abbastanza evidenti le suggestioni della pittura di Bacon, insieme a Giacometti punto di riferimento di Cappelli nel periodo in cui egli si accosta al gruppo milanese del realismo esistenziale, in particolare a Banchieri, Vaglieri e Ferroni.
Del quadro esiste una versione litografata realizzata precedentemente (1971), tirata in 75 esemplari con fogli firmati e numerati, facente parte della raccolta "Diario interrotto" (Giovanni Cappelli 1974).
Il titolo assegnato alla stampa, in tutto identica al dipinto della collezione Lajolo, fa pensare che il soggetto raffigurato sia quello di una donna con velo nero che prega all'interno di una chiesa, tema già affrontato dall'artista ai suoi esordi, quando dipingeva la vita della provincia romagnola (De Micheli M. 1974).
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