Interno con figura femminile
Cappelli Giovanni
Descrizione
Autore: Cappelli Giovanni (1923/ 1994), autore
Cronologia: 1971
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: matita su carta
Misure: 730 mm x 510 mm
Descrizione: donna in piedi, vista di spalle, mentre, con le braccia sollevate sul capo, si toglie la veste; ambientazione in un interno spoglio
Notizie storico-critiche: Il disegno appartiene al periodo milanese di Cappelli, che ha inizio con il trasferimento dell'artista nella capitale lombarda nel 1959, dopo un decennio di attività trascorso a Roma.
La figura femminile sola, ritratta in un interno di cui si intravedono un letto sfatto o qualche altro oggetto dell'arredamento, è il soggetto privilegiato dell'artista. Una dimensione domestica in cui però interviene, come scrive Marcello Azzolini, "tutto un contesto relazionale con la realtà esasperata e nevrotica della condizione umana metropolitana e industriale" (in De Micheli 1974, p. 9).
Cappelli stesso visse di persona il passaggio dalla provincia alla metropoli. Scrive Davide Lajolo: "Naturalmente l'impatto, anche se voluto, non è stato facile. La città grande non è prodiga di felicità e ha difficoltà a conoscerti e ad essere generosa. Così le tele di Capelli sono nate dolenti" (Lajolo D. 1975).
La dimensione di sofferenza e solitudine dell'uomo contemporaneo all'interno della città è uno dei temi cari alla corrente del Realismo Esistenziale, cui l'artista emiliano si avvicina una volta giunto a Milano, soprattutto attraverso la frequentazione dei pittori Banchieri, Vaglieri e Ferroni.
Rispetto ai modi del Realismo Esistenziale, Mario De Micheli nota in Cappelli una più consapevole esigenza delle strutture formali e il mantenimento delle sue doti grafiche, che nei dipinti non risultano mortificate bensì accentuate dall'intervento del colore: "le doti di un disegno che s'indurisce e si fa amaro nella scarnificazione dei personaggi, definendone i caratteri con singolare efficacia" (De Micheli 1974, p. 8).
Nel disegno della collezione Lajolo la naturale assenza del colore e il concentrarsi del tratto intorno alla figura lasciano in bianco estese porzioni del foglio con il risultato di sottolineare ancor più il vuoto degli spazi e la solitudine del personaggio.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/LA010-00129/
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