Coppia di innamorati

Rossello Mario

Coppia di innamorati

Descrizione

Autore: Rossello Mario (1927/ 2000), autore

Cronologia: ca. 1968 - ca. 1970

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: tempera / acquerello su carta

Misure: 700 mm x 500 mm

Descrizione: due busti, uno maschile e uno femminile, rivolti uno verso l'altro; entrambi sono raffigurati come manichini senza volto con la differenza che il personaggio femminile conserva caratteristiche più realistiche rispetto a quello maschile, totalmente trasfigurato; la coppia occupa la parte sinistra del foglio dove, sullo sfondo della figura maschile, compaiono lunghi fili d'erba; la parte restante dello sfondo è coperta con una leggera velatura di colore verde

Notizie storico-critiche: Il disegno raffigura l'incontro di una coppia di amanti in uno spazio verde.
Il soggetto è rappresentato in modo analogo in due dipinti pubblicati nel catalogo della mostra antologica di Rossello alla Sala delle Cariatidi del Palazzo Reale di Milano: "Incontro" (1968) e "Dietro è la città" (1969), (Rossello 1974).
E' probabile che l'esecuzione di questo disegno della collezione Lajolo risalga all'incirca agli stessi anni.
Il soggetto della coppia che si incontra in una natura-serra ricavata all'interno di un ambiente ormai quasi interamente tecnologico si inserisce nella più ampia tematica del rapporto uomo-macchina, centrale nell'opera dell'artista fin dalla data del suo trasferimento a Milano dalla Liguria (1955).
Come scrive Davide Lajolo, per lui "era dura passare dall'infinito mare libero negli orizzonti a quei grandi quadrati di cemento che erano i palazzi, al fragore delle macchine, al parlare forte, assordante persino della gente" (Lajolo D. 1974).
Nel mondo descritto da Rossello la macchina ha sostituito l'uomo e ne ha fatto un'automa: per questo motivo i suoi personaggi sono raffigurati con le sembianze di manichini, protagonisti senza volto di situazioni concrete del vivere metropolitano contemporaneo: il lavoro in fabbrica, il consiglio d'amministrazione, il contatto con una natura geometrizzata nel tempo libero sono rappresentati in scene in cui gli avvenimenti quotidiani vengono mitizzati in fatti simbolici della moderna condizione sociale.
Ciò avviene anche grazie all'utilizzo di un linguaggio trasfigurante, personale interpretazione di Rossello della cultura figurativa che dal cubismo va al futurismo e alla metafisica: ambienti, oggetti e figure non sono naturalisticamente descritti ma appaiono come osservati attraverso un "prisma della fantasia" - come lo definisce Franco Russoli - che cristallizza le forme del visibile (Russoli F. 1966).

Collocazione

Milano (MI), Fondazione Davide Lajolo

Credits

Compilazione: Mattio, Fiorella (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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