Notturno

Mattioli Carlo

Notturno

Descrizione

Identificazione: paesaggio notturno

Autore: Mattioli Carlo (1911/ 1994), autore

Cronologia: 1974

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: acquerello / tempera su carta

Misure: 32 cm x 43 cm

Descrizione: cielo notturno di colore nero-grigio con luna piena in alto a sinistra; la luna è circondata da nuvole che si rischiarano alla sua vicinanza; in basso, sopra la stesura nero-grigia del cielo è dipinto con un impasto più denso di colore il fogliame di alcuni alberi, il cui verde diventa giallo là dove è rischiarato dalla luce della luna

Notizie storico-critiche: Il dipinto è riprodotto a illustrazione di una delle due pagine del mese di Marzo all'interno del calendario dell'anno 1975 offerto in allegato con l'ultimo numero di Dicembre di "Giorni Vie Nuove", settimanale allora diretto da Davide Lajolo (1969-1978).
A quella data l'opera era già di proprietà del giornalista: Angela Candiani infatti ricorda che il dipinto fu regalato a lei e a Lajolo in occasione di una delle due visite che insieme fecero allo studio di Carlo Mattioli a Parma (2000, comunicazione orale).
Nella produzione pittorica di Mattioli l'attenzione al paesaggio si concretizza tra la fine degli anni '60 e il decennio successivo, proprio in una serie di "Notturni" - come questo della collezione - di "Cieli" e di "Spiagge".
In seguito Mattioli dà avvio ad una ricerca cromatica che lo allontana da esiti simili.
In un articolo del 1975 Lajolo registra questo passaggio dell'artista da una pittura dai colori cupi verso una tavolozza dai colori decisamente accesi: "Dai misteri dei bianchi e neri in cieli lunari Mattioli è passato ai bagliori dei gialli, dei neri, dei rossi, dei bianchi" (Lajolo 1975).

Collocazione

Milano (MI), Fondazione Davide Lajolo

Credits

Compilazione: Mattio, Fiorella (2007)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).