Ritratto del padre

Brindisi Remo

Ritratto del padre

Descrizione

Identificazione: testa d'uomo

Autore: Brindisi Remo (1918/ 1996), autore

Cronologia: ca. 1950 - ca. 1955

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carboncino su carta giallina

Misure: 245 mm x 330 mm

Descrizione: volto di uomo anziano senza capelli, dai tratti ossuti e spigolosi, con lungo naso e mento piccolo e appuntito; l'immagine comprende anche il colletto della camica e la parte iniziale della cravatta; ai lati della testa, a suggerire lo sfondo, vi è una zona con un fitto tratteggio

Notizie storico-critiche: Come si ricava dalle iscrizioni sul retro del foglio, il disegno ritrae Fedele Brindisi, padre del pittore Remo.
La tipologia del volto è la stessa che compare nel ritratto a figura intera intitolato "Vecchio", dipinto ad olio eseguito nel 1950 (Remo Brindisi 1995).
Anche quest'ultimo risulterebbe dunque essere un ritratto del padre dell'artista, figura fondamentale nella sua formazione non solo professionale (Fedele Brindisi era scultore del legno) ma anche politica e civile, essendo, Brindisi padr, osteggiato durante il fascismo per via delle sue idee socialiste.
La realizzazione di questo disegno della collezione Lajolo, non datato, potrebbe risalire, se non proprio allo stesso anno d'esecuzione del dipinto, perlomeno agli anni tra il 1950 e il 1955, nel corso dei quali l'artista fa uso di un linguaggio figurativo di tipo neocubista riscontrabile anche nel disegno in questione.
L'iscrizione sul retro colloca inoltre la realizzazione del ritratto in una domenica trascorsa ad Aquila, paese dove Brindisi vive parte della sua infanzia e dove ancora in questi anni risiede il padre.
Quanto al genere del ritratto, Brindisi lo affronta in una serie di dipinti, seppur piuttosto limitata all'interno della sua produzione e collocata in prevalenza nel corso degli anni '90.
Secondo il critico Riccardo Barletta è proprio attraverso il ritratto che, in un'epoca di facile riproduzione meccanica dovuta ai mezzi fotografici e televisivi, si riesce a comprendere la forza espressiva di un pittore "creatore", in grado di contrastare quella meccanicità. I volti dipinti da Brindisi, stravolti dal suo impeto segnico di tipo espressionista, lo dimostrerebbero, costituendo "una sfida estetica e morale perfettamente condotta a un ideale di bellezza privo di contenuto, di carattere consolatorio o borghese" (Barletta R. 1995).

Collocazione

Milano (MI), Fondazione Davide Lajolo

Credits

Compilazione: Mattio, Fiorella (2007)

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