Figura femminile nuda
Paolini Dino
Descrizione
Autore: Paolini Dino (1926/), autore
Cronologia: 1973
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: bronzo a fusione
Misure: 24 cm x 25 cm
Descrizione: nudo femminile accovacciato con le ginocchia aperte; le braccia non sono rappresentate
Notizie storico-critiche: La scultura è uno dei nudi femminili che l'artista realizza all'inizio degli anni '70, descritti da Mario Ghilardi nella sua introduzione ad una personale che Paolini tiene nel 1972 al Centro artistico "Contardo Barbieri" di Broni (Ghilardi 1972).
I nudi scolpiti sono presentati assieme a una serie di disegni e di pastelli ad olio che insistono sullo stesso soggetto, ritraendo figure femminili che "si accampano gravi e dense".
Paolini giunge a questo tipo di figurazione, in cui sono visibili riferimenti all'opera dell'inglese Henry Moore, dopo le esperienze degli anni del dopoguerra, legate al realismo e al gruppo milanese della Galleria 15 Borgonuovo.
E' proprio attraverso un membro di questo gruppo, Antonia Ramponi, amica da lungo tempo, che Davide Lajolo conosce Paolini, accompagnato da lei nello studio milanese dello scultore.
"C'erano figure di donna che mi pareva potessero volare e le loro bocche appena segnate sembravano dire parole sommesse. Erano in sostanza figure vive perchè Paolini non le aveva costruite bene soltanto col bulino e lo scalpello, nè soltanto con l'intelletto e la indubbia cultura che diceva il suo lungo percorso nella strada dell'arte ma gli aveva dato il suo soffio di poesia.". Così scrive Lajolo nel raccontare la visita allo studio dell'artista in un articolo pubblicato nel 1973 sul settimanale "Giorni Vie nuove", di cui è direttore dal 1969 al 1978 (Lajolo 1973).
L'esecuzione della scultura in esame risale allo stesso anno, ed è probabile che essa sia stata donata allo scrittore da Paolini proprio nell'occasione descritta, o comunque in un periodo ad essa vicino.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/LA010-00233/
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