Cassettone
ambito lombardo
Descrizione
Ambito culturale: ambito lombardo
Cronologia: post 1800 - ante 1824
Tipologia: arredi e suppellettili
Materia e tecnica: legno / impiallacciatura
Misure: 60 cm x 86 cm
Descrizione: Cassettone intarsiato in legni diversi con gambe diritte a piramide rovesciata. Superiormente è decorato con un fregio formato da una sequenza regolare di tondi con teste di profilo, intervallati da motivi vegetali. La decorazione a motivi vegetali si estende anche sulle fasce angolari e sulle gambe.
Notizie storico-critiche: Il cassettone richiama nel tipo di decorazione intarsiata gli arredi eseguiti nell'ultimo quarto del Settecento e all'inizio del secolo successivo nella bottega di Giuseppe Maggiolini da Parabiago e in altri laboratori d'ebanisteria lombardi. Per alcuni aspetti (medaglione centrale con figure e girale fogliaceo nel profilo esterno dei cassetti inferiori) ricorda il cassettone attribuito probabilmente all'artigiano che sigla con il monogramma G.B.M. descritto da E. Colle (1995, p. 123) e del quale è presente un cassettone nelle Civiche Raccolte d'Arte Applicata di Milano (Colle 1996, n. 99). Maggiolini, noto per la sua ricca produzione di mobili intarsiati che vennero realizzati per la corte asburgica (ebbe una bottega all'interno dello stesso Palazzo Ducale di Milano per essere direttamente al servizio della corte) era noto per la sua maestria: sembra che utilizzasse fino ad ottantasei tipi di legni diversi per i suoi raffinatissimi arredi e che ottenesse le ombreggiature immergendo i legni nella sabbia arroventata. Altri due cassettoni di questo tipo si trovano nel medesimo Salottino Mornico, così nominato poichè era lo studio della famiglia che ad inizio '600 edificò Villa trasformando il monastero cistercense qui esistente e che detenne la proprietà fino al 1862, alla quale si deve probabilmente anche l'interessante decorazione sul soffitto, con medaglioni che illustrano la tragedia di Giulietta e Romeo, con riproduzione dell'Ultimo Bacio realizzato da Francesco Hayez nel 1823 e conservato a Villa Carlotta di Tremezzo. Il cassettone appartenne al naturalista lombardo di origine svizzere Marco De Marchi (1872-1936) che acquistò Villa Monastero nel 1925 dopo la requisizione da parte dello stato italiano nel 1918 a W.E.J. Kees: egli mantenne le decorazioni ed il mobiglio esistenti integrandone l'arredo con le proprie collezioni.
Collezione: Collezioni della Casa Museo Villa Monastero
Collocazione
Varenna (LC), Casa Museo Villa Monastero
Credits
Compilazione: Ranzi, Anna (1996)
Aggiornamento: ARTPAST/ Cresseri, Marco (2006); Ranzi, Anna (2014)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/LC070-00004/
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