Mobile
ambito giapponese
Descrizione
Ambito culturale: ambito giapponese
Cronologia: post 1890 - ante 1899
Tipologia: arredi e suppellettili
Materia e tecnica: legno di sandalo / intaglio; avorio / intaglio
Misure: 144.5 cm x 42.5 cm x 253.5 cm
Descrizione: Il mobile a scomparti utilizzato come contenitore-espositore.
Notizie storico-critiche: Il mobile giapponese è collocato nel Salottino Orientale, che negli inventari della Villa viene indicato come "Gabinetto", cioè un salottino di servizio, utilizzato come fumoir. La moda per le giapponeserie, che sostituì quella settecentesca per le chinoiseries, era iniziata attorno alla metà dell'800 grazie alla fine dell'isolamento politico ed economico che il Giappone aveva stabilito nel 1637. Nella seconda parte del sec. XIX nuovi motivi decorativi, tratti dall'esotico repertorio giapponese, andarono così ad ampliare "The Grammar of Ornament" che Owen Jones aveva elaborato nel 1856, ordinando i vari motivi ornamentali conosciuti dei vari paesi. L'interesse per l'arte nipponica si diffuse rapidamente, a partire dalla Francia, ove ebbe grande influsso anche sulla pittura: si pensi a come influenzò il maestro impressionista Claude Monet, grande collezionista di stampe e oggetti giapponesi. Ma anche in Inghilterra ebbe molto successo, grazie alla presentazione di un'intera collezione giapponese dell'ambasciatore Alcock all'Esposizione Internazionale di Londra del 1862. Il successo di negozi che vendevano oggetti provenienti dal Giappone (il primo fu Farmer & Rogers, il più rinomato Liberty in Regent Street) rappresentò un contributo importante all'affermarsi del gusto per la decorazione d'interni ed alla formazione dello stile floreale (si pensi alla famosa Peacock Room realizzata nel 1877 dell'armatore F. Leyland ornata dal celebre pittore J. A. Whistler).
Il mobile era un contenitore-espositore: W.E.J. Kees, proprietario della Villa tra il 1897 e il 1906, era infatti un appassionato collezionista di vasi giapponesi e cinesi.
Collezione: Collezioni della Casa Museo Villa Monastero
Collocazione
Varenna (LC), Casa Museo Villa Monastero
Credits
Compilazione: Ranzi, Anna (1996)
Aggiornamento: ARTPAST/ Cresseri, Marco (2006); Ranzi, Anna (2014)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/LC070-00008/
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