Complesso di San Celso a Milano

Greppi, Alessandro

Complesso di San Celso a Milano

Descrizione

Autore: Greppi, Alessandro (1828-1918)

Cronologia: post 1866/05/14

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / matita

Misure: 251 mm x 176 mm

Descrizione: Disegno a matita, eseguito a mano libera su carta leggermente porosa. E' raffigurato il complesso di San Celso a Milano; macchie di vegetazione e alberi caratterizzano le pertinenze. In primo piano si distingue l'alto campanile in stile romanico di San Celso, con specchiature chiuse in alto da archetti ciechi e cella campanaria a trifora. Dietro campeggia la mole della chiesa di Santa Maria dei Miracoli: sono ben visibili la complessa area presbiteriale in stile rinascimentale - il cui coro a deambulatorio è esternamente decorato da archi a tutto sesto -, il tiburio della chiesa, impreziosito da una teoria di bifore e culminante con lanterna e la sommità della facciata, decorata da sculture.

Notizie storico-critiche: Il disegno, insieme ad altri materiali documentari ed iconografici facenti parte del Fondo iconografico Alessandro Greppi, fu rinvenuto nella Biblioteca di Villa Greppi a Monticello Brianza. Tutto era contenuto alla rinfusa in buste o sacche di lino che vennero acquistate nel 1971 da Francesco Radaeli, libraio antiquario a Milano. Il nuovo proprietario tentò il riordino della collezione procedendo all'inventariazione dei singoli pezzi e individuando luoghi e cronologie grazie alle iscrizioni apposte dallo stesso Greppi e, in mancanza di queste, effettuando deduzioni basate sulle condizioni del ritrovamento (ogni sacco/busta conteneva materiali che, all'apparenza, erano omogenei fra loro dal punto di vista cronologico).

Collocazione

Monticello Brianza (LC), Consorzio Brianteo Villa Greppi

Credits

Compilazione: Colombo, Gaia (2016)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).