Portico del cortile del castello di Cassano d'Adda (Milano)

Greppi, Alessandro

‹ precedente | 1569 di 16520 | successivo ›

Portico del cortile del castello di Cassano d'Adda (Milano)

Descrizione

Autore: Greppi, Alessandro (1828-1918)

Cronologia: ca. 1866

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta a mano / matita

Misure: 327 mm x 223 mm

Descrizione: Disegno a matita, eseguito a mano libera, su carta a mano. Raffigura una parte del portico del cortile interno del castello di Cassano d'Adda (MI). Una visione frontale prospettica delinea la sequenza di campate a volte a crociera sorrette da archi. Sul lato sinistro del foglio, eseguiti con orientamento ortogonale rispetto a quello del disegno del portico, si presentano due schizzi di dettaglio di decorazioni a dente di sega e ad archetti trilobati, presenti nel muro del cortile, come indica l'iscrizione sottostante del Greppi.

Notizie storico-critiche: Il disegno, insieme ad altri materiali documentari e iconografici facenti parte del Fondo iconografico Alessandro Greppi, fu rinvenuto nella Biblioteca di villa Greppi a Monticello Brianza. Tutto era contenuto alla rinfusa in buste o sacche di lino che vennero acquistate nel 1971 da Francesco Radaeli, libraio antiquario a Milano. II nuovo proprietario tentò il riordino della collezione procedendo all'inventariazione dei singoli pezzi individuando luoghi e cronologie grazie alle iscrizioni apposte dallo stesso Greppi e, in mancanza di queste, effettuando deduzioni basate sulle condizioni del ritrovamento (ogni sacco/busta conteneva materiali che, all'apparenza, erano omogenei fra loro dal punto di vista cronologico).

Collocazione

Monticello Brianza (LC), Consorzio Brianteo Villa Greppi

Credits

Compilazione: Caspani, Laura (2016)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

‹ precedente | 1569 di 16520 | successivo ›

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).