Bellagio sul Lago di Como

Greppi, Alessandro

Bellagio sul Lago di Como

Descrizione

Autore: Greppi, Alessandro (1828-1918)

Cronologia: post 1861

Tipologia: disegno

Materia e tecnica: carta / matita

Misure: 182 mm x 107 mm

Descrizione: Disegno eseguito a mano libera, a matita, su carta liscia. Si tratta di una veduta del borgo di Bellagio (CO), sulla penisola del Trangolo Lariano, che divide il Lario nei due rami, comasco e lecchese. L'inquadratura è ripresa da sud-ovest, mettendo in evidenza l'affaccio del paese sulla riva del lago. Oltre le case, sulla destra, in posizione rialzata, con alle spalle il promontorio, si eleva il campanile della chiesa romanicadi S. Giacomo. All'orizzonte, da sinistra a destra, compaiono le cime delle montagne che sovrastano il ramo orientale del lago. A destra, sulle acque del lago, in prossimità della riva, è raffigurata una tipica imbcazione del lario, chiamata comunemente Lucia.

Notizie storico-critiche: Il foglio, insieme ad altri materiali documentari e iconografici facenti parte del Fondo iconografico Alessandro Greppi, fu rinvenuto nella Biblioteca di villa Greppi a Monticello Brianza. Tutto era contenuto alla rinfusa in buste o sacche di lino che vennero acquistate nel 1971 da Francesco Radaeli, libraio antiquario a Milano. II nuovo proprietario tentò il riordino della collezione procedendo all'inventariazione dei singoli pezzi individuando luoghi e cronologie grazie alle iscrizioni apposte dallo stesso Greppi e, in mancanza di queste, effettuando deduzioni basate sulle condizioni del ritrovamento (ogni sacco/busta conteneva materiali che, all'apparenza, erano omogenei fra loro dal punto di vista cronologico).

Collocazione

Monticello Brianza (LC), Consorzio Brianteo Villa Greppi

Credits

Compilazione: Caspani, Laura (2018)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).