Crocifissione di Cristo con la Madonna, san Giovanni Evangelista e santa Maria Maddalena, san Giorgio e sant'Ambrogio

Maestro della Pala Sforzesca

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Crocifissione di Cristo con la Madonna, san Giovanni Evangelista e santa Maria Maddalena, san Giorgio e sant'Ambrogio

Descrizione

Autore: Maestro della Pala Sforzesca (notizie sec. XV fine-sec. XV inizio)

Cronologia: post 1490 - ante 1510

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: affresco

Descrizione: In testa alla navata, nell'abside quadrangolare aperta da un arco ogivale, è ubicato IL pregevole ciclo di affreschi attribuito al maestro della Pala Sforzesca, il cui nome deriva dalla famosa pala di Brera commissionata da Ludovico il Moro. Esso presenta, sulla parete di fondo, la Crocifissione di Cristo tra la Madonna e san Giovanni, inquadrata da una finta serliana che include San Giorgio (titolare della chiesa), a sinistra e Sant'Ambrogio (titolare della diocesi milanese), a destra: un'originale invenzione che suggerisce l'idea di un trittico aperto al cielo e al paesaggio. La volta, decorata da eleganti grottesche a monocromo nei pennacchi, reca, al centro, Dio Padre tra angioletti musicanti, circondato da una mandorla luminosa formata da teste di cherubini, e, nelle vele, i quattro Evangelisti, colti in pose dinamiche davanti a imponenti leggii sullo sfondo del cielo stellato. Nell'intradosso dell'arco i busti dei Dodici apostoli si affacciano da finti archi a tutto sesto.

Notizie storico-critiche: Un complesso dibattito critico sugli affreschi di S. Giorgio fu avviato da Binagi Olivari nel 1974 che, in occasione dei restauri degli affreschi, ne ha proposto l'attribuzione al Maestro della Pala Sforzesa. Tale assegnazione è stata pressoché concordemente accettata dagli studiosi, mentre è tuttora in corso il dibattito relativo alla questione cronologica. Infatti chi ha visto prevalere negli affreschi gli aspetti di transizione fra la vecchia scuola lombarda, rappresentata da Vincenzo Foppa, e quella leonardesca ha proposto una datazione agli anni compresi fra il 1496 e il 1498 (non a caso i pittori ai quali si è tentato di assegnare l'opera sono tutti della stretta cerchia del maestro da Vinci). E' stato, inoltre, osservato che l'autore del ciclo mostra la conoscenza di Mantegna, dei pittori ferraresi ed è aggiornato sulle novità decorative che il Bergognone realizza nel cantiere della Certosa di Pavia; ha visto gli Uomini d'arme di casa Panigarola e gli affreschi di Butinone e Zenale nella cappella Grifi di San Pietro in Gessate (entrambi a Milano).

Collocazione

Annone di Brianza (LC), Chiesa di S. Giorgio

Credits

Compilazione: Virgilio, Giovanna (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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