Madia

produzione valtellinese

Madia

Descrizione

Ambito culturale: produzione valtellinese

Cronologia: post 1400 - ante 1449

Tipologia: arredi e suppellettili

Materia e tecnica: legno di faggio inciso

Misure: 48 x 96 x 63

Descrizione: Piccola cassa di legno lasciato al naturale, formata da elementi orizzontali incanalati in quattro sostegni a pilastro bloccati da caviglioli di legno, ornata con decorazioni incise: cerchi, semicerchi, stella serpentina, elementi vegetali stilizzati, ripresi sui due sostegni anteriori e sul coperchio ribaltabile all'indietro, bordo inferiore intagliato con decorazione simmetrica a giorno (cerchi e semicerchio ) e motivo inciso, interno molto consunto.

Notizie storico-critiche: L'arredo di fattura rustica è eseguito con semplice tecnica a incastro e bloccaggio con caviglioli di legno che nel coperchio apribile sono particolarmente visibili. Simile tipo di madia con decorazione incisa, in uso fino alla seconda metà dell'ottocento, spesso ritenuta tipica delle valli alpine lombarde ed in particolare in Valtellina ed usata anche dagli artigiani della Valsesia e più propriamente dell'alto biellese ( cfr. una cassa nuziale di una collezione privata esposta nel 1964 alla Mostra dell'Arte Valsesiana e una madia della collezione Rivelti di Biella attribuite alla prima metà del sec. XV ( Quaglino 1963, p. 17 ). E' un tipo di madia consueta ( con pochissime varianti ed esclusivamente di ordine decorativo ) anche nella Ciociaria ed in alcune zone della Lucania e della Calabria ( Mannelli, 1964, pp. 47 e 150 ). Esiste nelle Civiche Raccolte di Milano un esemplare coevo di identica fattura, attribuito dalla G. Rosa ( 1963, p. 83-84 ) all'arte popolare valtellinese

Collocazione

Sant'Angelo Lodigiano (LO), Museo Morando Bolognini

Credits

Compilazione: Zilocchi, Maria Amelia (1983)

Aggiornamento: Sciandra, V. (2000)

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