Poltrona
manifattura piemontese
Descrizione
Ambito culturale: manifattura piemontese
Cronologia: post 1700 - ante 1749
Tipologia: arredi e suppellettili
Materia e tecnica: legno di noce intagliato / lucidato; cuoio
Misure: 67 x 60 x 105
Descrizione: Poltrona di massello di noce, a vive nervature con ampio dorsale piatto (à la Reine), imbottito e leggermente sagomato nella parte posteriore, che quasi s'innesta nell'ampio sedile trapezoidale, braccioli a sezione circolare arretrati e sostenuti da supporti intagliati molto ricurvi, sulla cintura, leggera decorazione a intaglio con fiore stilizzato, gambe ricurve terminanti con piede a riccio, rivestita di cuoio originale.
Notizie storico-critiche: La poltrona è chiamata "à la Reine" perché faceva parte del cosiddetto "sediame da arredamento" che, come dimostra lo schienale diritto, aveva una disposizione fissa lungo le pareti. E' stato realizzato con fattura elegante, ma pesante, probabilmente da artigianato piemontese influenzato dalla ricca coeva produzione francese: tipico il permanere di un carattere solenne che ricorda ancora i mobili di stile Luigi XIV e Roggensa, la forma ampia e quasi rettangolare dello schienale, i braccioli a intagli "rocaille" arretrati rispetto al sedile incassato nella cintura e piuttosto basso, in modo di permettere alle dame di sistemare gli ampi abiti, l'assenza di traverse anteriori. Per confronti stilistici, si veda una poltrona del sec. XVIII, attribuita dalla Rosa ( 1963, p. III ) all'Italia settentrionale, ( Piemonte ) o Genova. Conservata nelle Civiche Raccolte del Castello Sforzesco di Milano, la coeva produzione francese di sediame ( Siguret 1965, pp. 12-20 e Gonzales 1978, p. 150 ) e una poltrona piemontese proveniente dal Castello di Vische e ora Museo Civico di Torino, datata 1730-40 e attribuita a ebanisteria piemontese ( Gregori 1979, p. 125 )
Collocazione
Sant'Angelo Lodigiano (LO), Museo Morando Bolognini
Credits
Compilazione: Zilocchi, Maria Amelia (1983)
Aggiornamento: Sciandra, V. (2000)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/LO330-00064/
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