Schiavona
produzione piemontese
Descrizione
Identificazione: TESTA DI GATTO
Ambito culturale: produzione veneta
Cronologia: post 1700 - ante 1710
Tipologia: militaria
Materia e tecnica: acciaio; ferro; legno; pelle
Misure: 111.5
Descrizione: Spada di tipo schiavona, pomo a testa di gatto con calottina al centro su ogni faccia, foro e anellino alla guardia, impugnatura in legno a rilievi longitudinali fasciata di pelle, braccio di parata sagomato a quadrello inflesso in avanti e finito a diamante, fornimento con guardia a tre rami paralleli obliqui separati (i due maggiori con rigrossi al colmo) e due altri rami liberi brevi che salgono dal dente di guardia, dal quale esce anche un ultimo ramo che raggiunge il più basso dei tre principali all'uscita del braccio di parata, dal dente di parata sale obliquo e libero un altro breve ramo, contragguardia principale dalla quale parte un ramo che scende alla crociera; un altro ramo va da questa al dente di parata e su tale ramo si innestano brevi raccordi col dente di guardia e il ponticello per il pollice, lama non solidale, piatta, che reca una scritta tra decori floreali.
Notizie storico-critiche: spada da cavallo a lama larga a due fili, usata dalla cavalleria leggera delle truppe oltremarine della Serenissima. Fu mantenuta in uso anche quando le truppe veneziane vennero appiedate. La schiavona rimase in uso dalla fine del XVI secolo alla caduta della Repubblica di Venezia nel 1797. Esemplari del tutto simili, e forse prodotti dalla medesima bottega (Belluno, circa 1600) sono a Barcellona, Castello del Montjuich, in Palazzo Ducale a Venezia e a Firenze Stibbert (Boccia, Coehlo, 1975, fig. 491-495; Boccia, 1975, fig. 258). La lama è quella in dotazione all'esercito piemontese nella seconda metà del sec. XVIII (Barocci, Salvatici, 1978, p. 119, f. 2)
Collocazione
Sant'Angelo Lodigiano (LO), Museo Morando Bolognini
Credits
Compilazione: Marubbi, M. (1983)
Aggiornamento: Sciandra, V. (2000)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/LO330-00816/
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