Ornato a conchiglia del secolo XV
bottega mantovana
Descrizione
Denominazione: formella
Ambito culturale: bottega mantovana
Cronologia: ca. 1401 - ca. 1450
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: terracotta / stampo
Misure: 36 cm x 10 cm x 21 cm
Descrizione: Elemento d'insieme architettonico. formella in terracotta prodotta a stampo, da ritenersi già utilizzata come decorazione architettonica, in particolare come elemento modulare di sottocornice alle trabeazioni di sottogronda del tetto di qualche edificio sacro mantovano. La formella, di forma rettangolare, includone un motivo a nicchio, con sette concavità e una piccola rosetta centrale, bordato da una semplice cornice modanata semicircolare; agli angoli superiori conocompresi motivi lobati affrontati, di forma allungata.
Notizie storico-critiche: Le due formelle del tutto identiche tra loro (inv. 11871 - 11872), sono conservate nei depositi del Palazzo Ducale, sono del tutto simili alle formelle che compongono la cornice di sottogronda del fianco meridionale esterno della chiesa di Santa Maria del Carmine a Mantova, nell'unico tratto rimasto visibile della chiesa quattrocentesca in vicolo del Carmine. Il convento della chiesa, destinato all'ordine dei Carmelitani, nel 1783 venne occupato dagli Uffici Camerali e nel 1786 l 'architetto Paolo Pozzo ne rinnovò la facciata e restaurò gli interni.
La scomparsa chiesa del Carmine rientra in quella serie di interventi promossi da Gianfrancesco Gonzaga (1407-1444) e realizzati nella città e nel contado nella prima metà del XV secolo non solo per esplicitare il potere della casa Gonzaga ma anche per costruire un'immagine della famiglia, rivolta verso l'esterno, rinnovata e piena di dignità. Da un punto di vista stilistico i modi lombardi dell'impianto architettonico furono ingentiliti all'esterno dai motivi decorativi in terracotta come appunto le formelle con le semilunette del sottogronda, del tutto simili a quelle della presente coppia e ad altre sempre conservate nei depositi del Palazzo Ducale.
Un motivo decorativo molto simile si ritrova anche nel sottogronda della facciata della cappella di San Gottardo della chiesa di San Leonardo a Mantova. L'elemento ornamentale del nicchio in terracotta, che si ritrova anche in altri edifici mantovani tardogotici (palazzo nr. 14 di via Trento), sembra abbia cominiato a diffondersi in area padana, sopratutto nei territori veneti ed emiliani (Ferrara), a partire dal Trecento (Marani, 1961), pur essendo un motivo di lontana ascendenza classica che ebbe poi una grande diffusione anche d urante tutto il Rinascimento.
Nelle presenti formelle il richiamo alla pr ima metà del '400 è motivato, oltre che dai riferimenti agli edifici manto vani suddetti, anche dai motivi lobati degli angoli superiori che richiamano gli elaborati trafori ornamentali dell'età tardogotica.
Le formelle, entrate a far parte delle collezioni del Museo Civico in data imprecisata, vennero collocate nella sala E, destinate alle terrecotte. Qui vennero registrate in coppia con il numero 573 come "Ornato a conchiglia del secolo XV (2 pezzi)"
Consegnate in deposito dal Comune di Mantova al Museo di Palazzo Ducale il 17 marzo 1915.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/M0200-00046/
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