ANIMALI

Pippi Giulio detto Giulio Romano

ANIMALI

Descrizione

Autore: Pippi Giulio detto Giulio Romano (1499 ca./ 1546), ideatore / esecutore

Cronologia: ca. 1527 - ca. 1528

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: stucco; stucco a stampo

Misure: 0.64 m x 1.01 m

Notizie storico-critiche: Lo formella in forma romboidale ospita la rappresentazione di due animali in lotta fra di loro. Il tema del combattimento fra animali è largamente attestato in antichità. Il riferimento più prossimo allo stucco di palazzo Te, individuato da Francesca Vinti (1995, p. 99) è un rilievo raffigurante una scena di lotta fra un gallo e un lupo, posto a decorare l'urna cineraria di P. Egnatius. Nicephorus, oggi conservata a Detroit (Institute of Fine Arts, dipartimento di Arte Antica, inv. 38.107). Durante il Rinascimento, l'urna si trovava a Palazzo Barberini in Roma, è quindi assai probabile che Giulio Romano la conoscesse.
Amedeo Belluzzi (1998), che non si sofferma sulla matrice classica dello stucco, assegna a questo rilievo il numero 281.
La cornice che delimita lo spazio della losanga è decorata con un kymation (ionico), ed è stata eseguita per prima, a mezzo di stampo. All'interno dello scomparto è stata poi stesa la malta di fondo, sulla quale è stato riportato il disegno del rilievo. Sulla base di questo è stata poi modellata in loco la figura, realizzata su di un'anima in chiodi di ferro, conficcati nella muratura in laterizio della volta.
Tanto la cornice quanto la figurazione sono eseguite in due strati: uno sottostante più leggero, poroso e grigio rosato, ed uno superficiale più chiaro e compatto. La finitura originale prevedeva uno scialbo a calce di cui sono rimaste poche tracce. L'azzurro del fondo del lacunare è di restauro, ma ripropone l'originale cromia cinquecentesca.

Collocazione

Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te

Credits

Compilazione: Bonoldi, Lorenzo (2008)

Aggiornamento: Pisani, Chiara (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).