APOLLO E MUSA
Pippi Giulio detto Giulio Romano; Scultori Giovan Battista (attr.); Primaticcio Francesco (attr.)
Descrizione
Autore: Pippi Giulio detto Giulio Romano (1499 ca./ 1546), ideatore / esecutore; Scultori Giovan Battista (attr.) (notizie 1527-1541), esecutore; Primaticcio Francesco (attr.) (1504/ 1570), esecutore
Cronologia: ca. 1527 - ca. 1530
Tipologia: scultura
Materia e tecnica: stucco a stampo; stucco
Misure: 57 cm x 60 cm
Notizie storico-critiche: Il rilievo si trova al centro del lacunare in forma di croce greca al centro della campata centrale della Loggia delle Muse, ed è l'unico - all'interno della serie - a mostrare due figure: una donna stante, vestita di un lungo chitone, abbracciata amorevolmente ad una figura maschile nuda, poggiata a una lira. Bertrand Jaeger (1992) identifica le due figure come "Musa e Poeta". Amedeo Belluzzi (1998) - che assegna a questo stucco il numero 309 - proporne invece l'identificazione della figura maschile con Apollo, sottolineando che spesso questa divinità accompagna il coro delle muse. Tale identificazione sembra trovare una conferma nella pettinatura della figura maschile, che richiama quella del celebre Apollo del Belvedere, raffigurato in uno degli affreschi nelle lunette della stessa loggia. Belluzzi sottolinea che la raffigurazione dell'abbraccio fra una delle Muse e Apollo è "in ogni caso singolare". Tuttavia conviene qui ricordare che alcune fonti antiche testimoniano relazioni amorose fra Apollo e alcune Muse. Dall'unione di Apollo e Calliope, ad esempio, sarebbe nato il poeta Orfeo, le cui storie sono raccontate negli affreschi sulla parete settentrionale della loggia. Ai nomi di Tersicore ed Erato, proposte da Belluzzi come possibili candidate all'identificazione della figura femminile, occorrerà quindi aggiungere anche quello di Calliope. La qualità del modellato del rilievo porta Bazzotti (2004) ad avanzare una sua possibile attribuzione a Francesco Primaticcio. Il rilievo è stato realizzato in loco, su un'anima in chiodi di ferro, conficcati nella muratura in laterizio della volta. La cornice che delimita lo spazio, decorata con un kymation ionico, è stata eseguita a mezzo di stampo.
Collocazione
Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te
Credits
Compilazione: Bonoldi, Lorenzo (2011)
Aggiornamento: Pisani, Chiara (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/M0210-00235/
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