ANNUNCIAZIONE E SANTI

Scultore Padovano

ANNUNCIAZIONE E SANTI

Descrizione

Denominazione: Gruppo scultoreo del Casino Valenti

Autore: Scultore Padovano (1450-1500), esecutore

Ambito culturale: bottega donatelliana

Cronologia: ca. 1450 - ca. 1499

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: terracotta dipinta

Notizie storico-critiche: Le cinque statue, dall'altissima qualità esecutiva, provengono dalla facciata di una casa rinascimentale stilisticamente vicina ai modi del Fancelli, nota come "Casa Valenti", al n. 5 di via Frattini in Mantova. Le sculture, collocate entro le nicchie a coronamento della facciata, furono smontate da tale sede e donate allo Stato Italiano nel 1958 dall'allora proprietario della casa, lo scultore Giuseppe Menozzi, che le sostituì con copie. I restauri, liberandole dalla calce che le irrigidiva, hanno rivelato pienamente la ricca plasticità del modellato e tracce dell'originaria policromia. Considerate da Venturi, all'inizio del Novecento, opera grossolana di un decoratore veronese, vengono riferite invece da Paccagnini all'attività di plasticatore di Andrea Mantegna ed inserite nella grande mostra del 1961. La critica moderna le attribuisce ad un ignoto scultore lombardo-veneto attivo nella seconda metà del Quattrocento e forse legato alla cerchia dei donatelliani "padovani". Le sculture, destinate sicuramente in origine ad essere osservate da un punto di vista ribassato, presentano infatti, nella loro forte espressività, caratteri dichiaratamente padovani accanto a tratti di realismo e passaggi di più elegante classicità, tanto da far pensare a due diverse mani: una per la figura dell'Angelo Annunciante, la Madonna Annunciata e il San Paolo, caratterizzate da un più morbido classicismo vicino ai modi toscani, un'altra diversa per il San Pietro e l'Evangelista che invece presentano un'espressività più insistita di gusto mantegnesco-donatelliano.
Ancora aperto rimane il problema della destinazione originaria di queste opere messe da sempre in relazione, senza tuttavia prove sufficienti, con due importanti progetti monumentali putroppo noti solo su base documntaria, entrambi legati all'intervento di Luca Fancelli a Mantova (così come Casa Valenti): l'Arca di Sant'Anselmo, patrono di Mantova, commissionata da Ludovico II Gonzaga el 1450 a Donatello, e la sepoltura di Barbara di Brandeburgo, moglie di Ludovico II, morta nel 1481, il cui monumento funebre venne inizialmente commissionato a Mantegna per poi passare a Luca Fancelli. Vista la finitura pittorica delle statue e l'elevata qualità di esecuzione è da escludere l'ipotesi che possano semplicemente trattarsi di modelli per fusione. Pur non essendo ad oggi comprovata l'appartenenza originaria delle cinque terracotte ai due summenzionati progetti, resta comunque indubbio che le cinque statue dovessero far parte di una composizione assai più articolata, ancora da individuare con certezza.

Collocazione

Mantova (MN), Museo della Città

Credits

Compilazione: Pisani, Chiara (2009)

Aggiornamento: Pisani, Chiara (2014)

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