MOTIVO DECORATIVO A TRECCIA

Pippi Giulio detto Giulio Romano; Amigoni Gaspare (attr.)

Descrizione

Autore: Pippi Giulio detto Giulio Romano (1499 ca./ 1546), disegnatore / pittore / intagliatore; Amigoni Gaspare (attr.) (notizie 1528-1539), intagliatore

Cronologia: ca. 1526 - ca. 1528

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: legno di abete; legno dipinto; legno dorato; tempera su legno

Misure: 39 cm

Descrizione: L'orditura del soffitto ligneo è costituita dal complesso, ma ordinato e simmetrico, incrocio di assi dipinte con motivo a treccia di colore chiaro su fondo scuro, le cui volute sono ornate da tondi centrali color oro. L'intreccio, tuttavia, non è uniforme ma di due tipi: il primo, dato dal semplice accostamento di due trecce, lungo le cornici che intesecantesi tra loro danno origine ai cassettoni pentagonali con ramarri e quadrati con rosette; il secondo, invece, articolato dall'aggiunta di un'ulteriore catena interna, è visibile lungo le due cornici dipinte che corrono per l'intera lunghezza del soffitto, fungendo visivamente da elementi di ancoraggio dell'orditura.

Notizie storico-critiche: Il motivo dipinto intende imitare il materiale marmoreo. Si tratta di un modulo decorativo simile a quello dipinto, ugualmente a imitazione di una modanatura architettonica, da Andrea Mantegna sulle nervature della volta della Camera Picta in Palazzo Ducale a Mantova. Un tipo di decorazione simile, in stucco e costituita da una sola catena intrecciata, ricorre nella trabeazione delle colonne della Loggia di David. L'osservazione a luce radente ha permesso di individuare traccia di incisioni dirette a compasso a definizione dei tondi centrali, talora dipinti in posizione diversa rispetto ad esse e dunque frutto di un pentimento o di una riesecuzione da parte delle maestranze giuliesche. Su tali fasce dipinte sono stati riscontrati i maggiori problemi di adesione della pellicola pittorica dell'intero soffitto: gravi ed estesi sono infatti i sollevamenti.

Collocazione

Mantova (MN), Museo Civico di Palazzo Te